Vira ancora Beppe Grillo, che nel suo ultimo blitz a Roma -trasformatosi in un vero e proprio tsunami – aveva invitato inizialmente i parlamentari a sostenere l’esecutivo, tanto più sul decreto Aiuti: “Non si esce dal governo per un ca..o di inceneritore”, aveva sferzato i deputati in uno dei primi incontri. Poi l’incidente De Masi, il frettoloso allontanamento da Roma, il mancato faccia a faccia con Conte. Ma in questi giorni, delicati per il M5S che sta mettendo a rischio la tenuta del governo, Grillo sta sentendo i suoi, anche con Conte i contatti sono continui. E, riferiscono diverse fonti all’Adnkronos, “è in linea totale” con l’ex premier.
A convincerlo “l’insofferenza toccata con mano nel blitz a Roma – spiega un volto noto del Movimento – ha capito che non ne potevamo più. E anche la base: Grillo ha fiuto oltre ad avere un occhio attento sui commenti sui social. Ha capito che la base è insofferente né più né meno di noi parlamentari”. Da qui, la virata. Già a Roma aveva ragionato sull’ipotesi di appoggio esterno, poi si man mano si è sempre più convinto. “A Roma non ho visto entusiasmo, non c’era più – ha ragionato con alcuni fedelissimi – dobbiamo ritrovarlo, altrimenti il Movimento è fottuto…”. Costi quel che costi, compreso uno strappo inimmaginabile per il fondatore e garante del Movimento solo fino a qualche settimana fa.
(di Ileana Sciarra)