”Francamente non ci aspettavamo di arrivare al voto il prossimo 25 settembre, nel senso che la dipartita di questo governo è stata parecchio rocambolesca, per certi versi inaspettata. Comunque, pronti al voto siamo sempre stati e lo siamo anche ora…”, ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia.
”Siamo pronti a votare a settembre, per noi la gran parte di lavoro è già stata fatta in questi anni, ma non si deve altro che ribadirla, riassumerla e raccontarla anche meglio… Mi pare che siano maggiormente in difficoltà altri partiti che in questa veloce campagna elettorale dovranno tentare il modo per reinventarsi, riscoprire una propria identità o darsene una nuova…”, ha proseguito.
Capitolo alleanze: ”Siamo indisponibili a fare alleanze variabili. Io penso che quando sei una squadra e ti avvii a una battaglia la prima regola è che si vince o si perde insieme. E se si vince si governa insieme e se si perde, si sta all’opposizione insieme”.
Con gli alleati “dobbiamo vederci quanto prima. Il punto è darsi delle regole. Io ho, ad esempio, proposto che i vertici di centrodestra non siano occasioni conviviali ma operative, da svolgere in sede istituzionali. Ci diamo un ordine del giorno e prendiamo decisioni. Questo è un modo serio”. Meloni ha ribadito la necessità di cambiare location ai vertici di centrodestra e proposto agli alleati Lega-Fi di vedersi non a ‘casa Berlusconi’ ma in una sede istituzionale. Ovvero, spiegano fonti Fdi, non a Villa La Certosa in Sardegna, Villa San Martino ad Arcore o Villa Grande a Roma, ma in un luogo neutro, tipo la Camera e il Senato o in un’altra sede, dove di solito si tengono Convention e iniziative politiche.