Silvio Berlusconi è in Sardegna dove sta seguendo la crisi del governo Draghi in stretto contatto con il numero due di Fi, Antonio Tajani, e la senatrice Licia Ronzulli, responsabile nazionale del partito dei rapporti con gli alleati. Il Cav oggi ha sentito Matteo Salvini e poi Lorenzo Cesa per fare il punto della situazione per ribadire l’importanza in un momento come questo di una coalizione unita, soprattutto in vista di elezioni anticipate. Il voto non spaventa, anzi. Lega e Fi e Udc sono pronte alle urne, confortante anche dagli ultimi sondaggi.
Dal buen retiro di Villa La Certosa l’ex premier tesse la sua tela vestendo i panni del ‘federatore': insieme a Salvini ha deciso di chiudere la porta ai Cinque stelle. Da qui la nota congiunta (”Prendiamo atto della grave crisi innescata in modo irresponsabile dai Cinquestelle ”) e il ribadire l’ok a un governo Draghi senza il Movimento cinque stelle ‘contiano’, altrimenti il centrodestra è pronto al voto per tornare a palazzo Chigi.
C’è chi assicura, apprende l’Adnkronos, che Berlusconi potrebbe sentire nelle prossime ore Draghi. Intanto, secondo fonti parlamentari, il presidente di Fi e Salvini starebbero valutando la necessità di convocare un vertice di coalizione e di vedersi in presenza, magari a Villa La Certosa, insieme ai centristi, la prossima settimana, probabilmente lunedì. Si tratterebbe solo di ‘incastrare le agende ‘ di tutti.