“E’ stata un’esperienza intensa e sfidante da tanti punti di vista”. Così l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti alla sua prima conferenza stampa dopo il rientro dalla sua seconda missione sulla stazione spaziale internazionale, Minerva, sottolineando la sua gratitudine per questa seconda opportunità.
A bordo della stazione spaziale c’è un “clima molto bello”, di “affiatamento, di legami forti in un gruppo che lavora insieme per gli stessi obiettivi” mettendo “davanti le cose che uniscono e da parte quello che è conflittuale”, afferma, aggiungendo che “la stazione spaziale mi manca e mancherà, ho passato un anno lì in quasi in due missioni”. Lì “si può vivere in modo che sulla Terra non è possibile: l’assenza di peso”, afferma.
“Dal punto di vista fisico la tuta russa è molto rigida, ed era faticoso lavorarci dentro. Inoltre è di taglia unica, ed io sono al limite basso dell’altezza”, quindi “è stata una grande sfida fisica”. Ma “a livello mentale ero molto preparata e a mio agio”, aggiunge. “Sono rimasta concentrata sul lavoro nelle quasi 7 ore fuori” ma poi ci sono stati “20 minuti” per “godersi il fatto di essere lì fuori”.