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24 maggio 2022

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Da cosa riparte l’Italia di Mancini?


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L’eliminazione dell’Italia da parte della Macedonia del Nord ha ricevuto diversi epiteti. Alcuni irripetibili, altri più costruttivi. Ma come insegna una famosa citazione del Dalai Lama “Quando perdi, non perdere la lezione”, che sta a significare che bisogna sempre ripartire da qualcosa, anche dopo un “tonfo” del genere. Vediamo da cosa può ripartire la Nazionale di Mancini, con la consapevolezza che finalmente la FIGC ha preso atto delle proprie gravi mancanze nel recente passato, per stessa ammissione del Presidente Gravina.

L’Italia riparte sicuramente da Roberto Mancini

Forse qualsiasi CT dopo un risultato del genere avrebbe lasciato la panchina. Altri, seppur non dimettendosi, avrebbero fatto pesare oltremodo assenze di calciatori importanti o vittorie precedenti. Ma non Roberto Mancini. Non lui, un leader silenzioso che da calciatore ha saputo vincere quasi tutto, e che con la Nazionale ha totalizzato record su record, riportando infine un Europeo nella nostra bacheca dopo 52 anni. Uno degli elementi da cui riparte l’Italia del calcio maschile è sicuramente il proprio commissario tecnico, emblema di dignità, umiltà, e professionalità, mostrate sempre a testa alta, anche quando sarebbe stato più facile mollare tutto.

La qualità di Berardi, Verratti, Pellegrini, Barella e Donnarumma

Certo è vero, è inutile negarlo. Il ricambio generazionale che doveva esserci non c’è stato. Dopo Pirlo, Totti, Del Piero, Cannavaro e altri leader tecnici, non abbiamo avuto dei calciatori infallibili. Ma la qualità l’Italia ce l’ha. E se nei pronostici, e nelle quote delle scommesse Italia, la Nazionale di Mancini ha ottime chance di qualificarsi alla fase finale della Nations League, parte del merito è anche del calabrese Berardi, dei “parigini” Verratti e Donnarumma e di Barella e Pellegrini. Calciatori con la “c” maiuscola che sanno ben domare il pallone e che possono fare realmente la differenza.

Accademia Azzurra: dove trovare risorse importanti

Ricollegandoci a quanto è stato detto precedentemente, l’Italia riparte da Mancini, ma anche dal supporto della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Il tecnico jesino aveva chiesto più tempo per preparare i playoff per le qualificazioni mondiali, e aveva chiesto a Gravina di sospendere il Campionato di Serie A per due settimane. Tale permesso non era stato accordato, e forse anche a causa di ciò siamo fuori dal Mondiale Qatar 2022. Ma ora ovviamente è inutile pensare al passato, e pensando al futuro e al presente è nata Accademia Azzurra, un progetto concordato proprio con Mancini, come ha confermato Gravina. L’intento di Accademia Azzurra, questo il nome dell’idea, è quello di attivare un percorso di selezione e formazione di calciatori “arruolabili” in ottica nazionale. La base sarà ovviamente il centro tecnico federale di Coverciano, e l’auspicio è che gli eventi ci siano con cadenza mensile.

Questi gli elementi di base da cui l’Italia del calcio maschile può e deve ripartire. Poche certezze, ma che costituiscono delle ottime fondamenta per continuare un progetto che in fondo non era partito affatto male. Dopotutto aveva infatti portato degli enormi risultati sia individuali che di gruppo, come l’elezione di Donnarumma a miglior giocatore di Euro 2020, e la vittoria della stessa manifestazione.

 


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