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16 aprile 2018

News Lamezia e lametino

Diniego di accesso agli atti e ricorso al Tar. Le precisazioni del legale di Maria Cristina Marchio, vicesindaco di Carlopoli


Dall’avvocato Vincenzo Ruberto riceviamo e pubblichiamo

Scrivo a nome e per conto della Dott.ssa Maria Cristina Marchio, vicesindaco e assessore con delega all’Urbanistica del Comune di Carlopoli, in riferimento alla notizia corcenente l’accoglimento di un ricorso presentato al Tar da un «privato cittadino» contro un diniego di accesso agli atti del Comune di Carlopoli, per far presente quanto segue a chiarimento della posizione della mia assistita nella vicenda.

Nell’anno 2015 – allorché non ricopriva alcuna carica – la Dott.ssa Maria Cristina Marchio ha avviato dei regolari lavori di ristrutturazione di un fabbricato. Il proprietario di un’abitazione limitrofa, pur non avendo subito alcun torto, ha presentato almeno due esposti contro la Dott.ssa Maria Cristina Marchio a seguito dei quali sono stati effettuati accertamenti e rilievi il 26.7.2017 dall’Ufficio Tecnico e dalla Polizia Municipale di Carlopoli e in data 13.9.2017 da parte anche dei Carabinieri di Carlopoli su ordine della Procura della Repubblica di Lamezia Terme.

La Dott.ssa Maria Cristina Marchio non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito agli esiti degli accertamenti.

Un «privato cittadino», evidentemente ancora non soddisfatto, ha presentato il 19.10.2017 istanza di accesso agli atti afferenti i lavori edilizi.

La Dott.ssa Maria Cristina Marchio, quale semplice persona che si sentiva vittima di un attacco reiterato e ingiustificato, con nota del 30.10.2017 ha presentato la sua ferma opposizione all’accoglimento dell’istanza di accesso poiché, per quanto a sua conoscenza, erano in corso accertamenti da parte dell’Autorità Giudiziaria e, per come confermato dal Consiglio di Stato con la decisione 547 del 2013, non è possibile ottenere l’ostensione degli atti finalizzati all’accertamento e alla repressione di presunti abusi edilizi.

All’esito l’Ufficio Tecnico del Comune di Carlopoli, nella più completa autonomia, adottava il provvedimento di diniego che veniva motivato facendo semplicemente riferimento all’opposizione della Dott.ssa Maria Cristina Marchio e non alle ragioni della sua opposizione.

Il «privato cittadino» a questo punto proponeva il suo ricorso al Tar che veniva accolto proprio perché il provvedimento di diniego era erroneamente motivato solo con riferimento all’opposizione della Dott.ssa Maria Cristina Marchio.

Si deve, infine, aggiungere che la Dott.ssa Maria Cristina Marchio per ovvie ragioni di opportunità neppure ha partecipato alla delibera con cui la giunta ha deciso di resistere al ricorso proposto dal «privato cittadino».

Tanto si doveva al solo scopo di far capire come la Dott.ssa Maria Cristina Marchio nella vicenda in esame si sia limitata a cercare di tutelare i propri diritti personali, astenendosi da ogni attività che la potesse porre in conflitto d’interesse con l’Ente.
Avvocato Vincenzo Ruberto


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