Eutanasia, richiesta cala 10 volte dove si applicano cure palliative: lo studio
24 novembre 2024

News Lamezia e lametino

DIOCESI LAMEZIA. Riflessione don Francesco Farina sulle cure palliative


“Si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite…”. Con questo desiderio conclude il suo diario Etty Hillesum nel 1942. Lo scorso 11 novembre 2024 è stata celebrata la “Giornata delle cure palliative” ed al Senato della Repubblica ben due commissioni (Giustizia e Affari sociali) stanno discutendo di disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita.

Il dolore, quanto la morte, è una delle paure più naturali del mondo.

L’articolo 11 della Carta Europea dei Diritti del Malato (2002), afferma: “Ogni individuo ha il diritto di evitare quanta più sofferenza possibile, in ogni fase della sua malattia.”

Quando siamo bambini basta un soffio o un tocco del genitore o della persona che amiamo. Da adulti tutto questo, certamente, diventa più complicato. Forse impossibile. Ciononostante il dolore ci interroga sempre. Ci tocca. Dinanzi a una persona dolorante dovremmo stare in silenzio e invece… iniziamo ad affermare e domandare: vuoi una pillola, ne ho una! Con l’amico, con una persona affetta da un dolore lieve ed estemporaneo, questa offerta può portare anche un sorriso e gratitudine. In alcuni casi invece ci ritroviamo ad avere a che fare con una barriera silenziosa. Una barriera a più livelli. Il dolore è nemico silenzioso. Visibile ma silenzioso. Il sofferente spesso non comunica, vuoi per pudore o per rabbia. La persona che è accanto a chi soffre è silenziosa. E’ stanca e arrabbiata. Chi lavora al servizio del sofferente è silenzioso. Svolge il suo compito con professionalità, magari tende anche una mano ma poi, terminata la terapia… non riesce a terminare la terapia. Torna a casa carico di dolore. Il dolore accomuna. Il silenzio accomuna. Quello che a mio avviso però accomuna di più è l’urlo del sofferente. Un urlo silenzioso. Un urlo simile a quello di Cristo in croce. Un urlo che può essere ascoltato solo con il cuore. Ma il cuore di chi ha a che fare con quel dolore che sembra non aver mai fine, ha alterazioni del ritmo, è inquieto. Non trova pace. E, allora, … vorrebbe smettere di battere. Il dolore e la lotta al dolore per me hanno volti e nomi. Hanno occhi. Hanno mani.

Cari amici che state affrontando su vari livelli il dolore, non smettete di lottare. Cari sofferenti e curanti, grazie per la vostra testimonianza. Cari tutti, perdonatemi se in alcuni casi non sono riuscito ad offrirvi il pallio, me stesso.

 

Don Francesco Farina

Direttore Ufficio Diocesano Pastorale Salute

 Lamezia Terme


Leggi anche...



News
Tragedia a Iglesias, due minori morti in scontro...

Tragico incidente la scorsa notte sulla strada Statale 130, all’altezza dello svincolo di...


News
Emirati, trovato morto rabbino scomparso. Ira...

E' stato ritrovato il corpo del rabbino Zvi Kogan, scomparso giovedì negli Emirati Arabi...


News
Cop29 raggiunge accordo sul clima, Biden:...

Accordo raggiunto sul clima alla Cop29 di Baku, in Azerbaigian, e il presidente degli Stati...


News
Verstappen campione del mondo 2024, Russell vince...

Max Verstappen campione del mondo di Formula 1 2024. Il pilota della Red Bull oggi 24...