”Sul piano quantitativo è del tutto insufficiente perché su 14,3 miliardi di manovra, solo un miliardo è per i lavoratori e 1,5 miliardi per le pensioni. Questo significa che per ogni 1.000 euro, sono 10 euro di riduzione fiscale al mese. Per le pensioni significa che ogni 500 euro sono 10 euro lordi al mese. Stiamo parlando di cifre assolutamente insufficienti ad affrontare il problema”. Lo sottolinea il leader della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro al Mef sul dl aiuti.
”Con questa manovra così come proposta – spiega il segretario della Cgil – ai lavoratori e ai pensionati fino a 35mila euro vanno meno dei 200euro di una tantum che sono stati erogati a luglio da qui a fine anno. Non ci siamo, le risorse sono inadeguate”.
“Credo che non intervenire ulteriormente sugli extraprofitti sia uno schiaffo in faccia a chi ha pagato le bollette e paga le tasse“. Landini fa l’esempio dell’Eni, i cui utili sono passati nel semestre da 1 a 7 miliardi: “Vuol dire che questi sono i soldi di chi ha pagato le bollette, lavoratori e pensionati. Credo che così come era stato tassato il 25% di extraprofitti oggi si possa tassare molto di più, perché significa sostenere i redditi e le pensioni”.
“Addirittura qui ci hanno detto che ci sono delle imprese che devono pagare l’extraprofitto, che hanno fatto dei ricorsi perché considerano incostituzionale questa norma. Siamo di fronte ad uno schiaffo ai lavoratori e pensionati e chi onestamente paga le tasse”, conclude Landini.
“Penso che sia utile che il governo ci rifletta, che tutte le forze politiche in parlamento ci pensino e non pensino solo a cosa faranno dopo”. Lo sottolinea il Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro al Mef sul dl aiuti.
Sulla convocazione del Cdm, Landini spiega che “ci hanno detto che nei prossimi giorni, potrebbe essere domani o al più tardi venerdì mattina, ci sarà la riunione del consiglio dei ministri. Siccome abbiamo fatto questi rilievi, ci hanno detto che devono discutere e valutare: se ci sono altre novità ci riconvocherebbero e comunque ci terrebbero informati”.
“Il messaggio che deve arrivare adesso è che così non va bene -conclude Landini- le risorse sono totalmente insufficienti ed è il momento di agire ulteriormente sugli extraprofitti. Tassare il 25% vuol dire che c’è il 75% che va in tasca a chi ha fatto gli extraprofitti”.