“La decisione” di sospendere il vaccino “non è stata presa per imitazione o per interessi tedeschi… C’è semplicemente la responsabilità di un governo che si pone nei panni dei cittadini e dice ‘posso permettermi di andare avanti con la campagna vaccinale se l’autorità europea si prende una settimana per vedere se” i vaccini “sono veramente sicuri?'”. “C’è stato un calo di vaccinazioni un solo giorno, poi sono state compensate dall’uso di altri vaccini. C’è stato un rallentamento ma non è stato disastroso”, aggiunge Draghi. “Bisogna porsi la domanda se ci sarà un effetto sulla volontà futura di vaccinarsi: andrà stimato e bisognerà agire di conseguenza, ma credo che alla fine la razionalità degli italiani deciderà. Se ci sarà un effetto, sarà temporaneo e sarà compensato dagli altri vaccini. Siamo a 160-165mila vaccini giornalieri, arriveremo a 500mila ad aprile e l’obiettivo è arrivare a cifre più alte a maggio e giugno. Poi, è chiaro, speriamo di non avere imprevisti con le forniture di vaccini”, afferma ancora.