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3 agosto 2017

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Ecosistema Po. Al via il progetto dell’Unione europea per la tutela e la valorizzazione


Migliorare la pianificazione del territorio e del paesaggio valorizzando le aree naturali per mitigare i cambiamenti climatici, preservare l’habitat di fauna e flora selvatiche e migliorare la qualità di aria e acqua.

È questo l’obiettivo di MaGICLandscapes, un progetto finanziato dall’Unione europea con 1,7 milioni di euro, che vedrà per tre anni l’ENEA lavorare insieme a 9 partner Ue, provenienti da Germania, Austria, Polonia e Repubblica Ceca, su altrettanti casi studio.

L’ENEA concentrerà le proprie attività sull’area pilota del Parco fluviale del Po tra le province di Alessandria, Torino e Vercelli, un’area naturale che si estende per circa 90 chilometri in 24 Comuni e dove si susseguono diversi ambienti naturali collegati dal corso d’acqua.

«Con questo progetto», spiega il ricercatore responsabile di MaGICLandscapes per ENEA Gian Luigi Rossi «puntiamo a identificare, proteggere e migliorare queste aree naturali che offrono all’uomo veri e propri servizi ecosistemici, come la protezione da alluvioni, frane e siccità e la conservazione della biodiversità».

Grazie ai risultati ottenuti da MaGICLandscapes, il team di ricerca punterà a inserire nella pianificazione dei territori gli ecosistemi naturali, le cosiddette infrastrutture verdi, cioè reti di strutture e aree progettate e gestite per proteggere l’ambiente e migliorare la qualità di vita dell’uomo.

«Una parte di questo paesaggio», prosegue l’altro ricercatore ENEA coinvolto nel progetto Simone Ciadamidaro «è caratterizzato da risaie e da aree collinari, mentre a valle di Casale Monferrato si scopre il volto più naturale del Po con ampi ghiareti, isole e lanche che favoriscono la presenza di habitat di importanza comunitaria dove vivono rilevanti specie faunistiche come aironi e libellule».

«Con MaGICLandscapes», sottolinea la ricercatrice ENEA Maria Rita Minciardi «intendiamo perseguire gli obiettivi della Strategia europea per la biodiversità che punta entro il 2020 a preservare e valorizzare gli ecosistemi naturali e i servizi connessi attraverso le infrastrutture verdi e a ripristinare almeno il 15% degli ecosistemi degradati attraverso la mappatura e la valutazione delle loro condizioni nei rispettivi territori nazionali».

L’ENEA lavorerà al fianco della Città Metropolitana di Torino, l’altro partner italiano del progetto che vedrà coinvolte anche varie istituzioni a cui saranno forniti gli strumenti e le conoscenze necessarie per tutelare e potenziare le infrastrutture verdi.


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