“La transizione ecologica non è uno slogan. Il Pd ha messo una norma sugli inceneritori che farà di Roma Capitale la pattumiera d’Italia con un mega inceneritore. Quello è il passato”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, oggi a Manfredonia per una tappa del tour elettorale “Dalla parte giusta” in vista delle Politiche del prossimo 25 settembre.
Secondo Conte “il nucleare di quarta generazione secondo gli scienziati arriverà tra 15-20 anni. Bene la ricerca, noi non blocchiamo la ricerca, investiamo. Quando sarà, ne parleremo, adesso non c’è nessuna certezza, c’è solo il vecchio nucleare con le scorie radioattive e lo abbiamo già rifiutato con due referendum, indietro non torniamo”.
“Diciamo stop alle trivelle. I nostri mari e gli ecosistemi li dobbiamo tutelare perché quella è la ricchezza nostra, la biodiversità. Le trivellazioni, queste piattaforme che vanno lì a cercare, sono il passato”, aggiunge il presidente del M5S, secondo il quale “questo è il momento della verità, è il momento in cui siete chiamati a decidere. Avete il potere, finora hanno parlato i Renzi e i Calenda, tutti gli specialisti del potere, ma ora non parlano più i commentatori tv ma voi. Il 25 settembre decidete voi, e io rispetterò la vostra decisione che è sacra, però pensateci bene perché dovete decidere da quale parte stare. Se state con noi, sappiate che starete con chi fa sacrifici dal mattino alla sera e si prende insulti per difendere i vostri interessi. E non basta una x, dovete gridarlo forte che state dalla parte giusta”.
Parlando di superbonus, Conte ricorda che “ricevuto attacchi feroci solo perché ci siamo inventati una misura che consente la rigenerazione urbana, il taglio delle bollette e il taglio delle emissioni. Ma il vero problema è che lì non mettiamo soldi a favore delle banche ma a favore dei cittadini e questo non lo possono accettare. Con un investimento di 28 miliardi, questa misura ha prodotto un valore complessivo economico per 128 miliardi”.
E sull’ipotesi di “togliere il reddito di cittadinanza” aggiunge: “E’ una togliere un sistema di protezione sociale che hanno tutti i Paesi nel mondo occidentale. E’ una vergogna. Continueremo a lavorare per miglioralo perché è una riforma complessa. Secondo l’Istat, con questa misura abbiamo salvato dalla povertà un milione di cittadini, e ora che c’è il caro bollette e la prospettiva di una spirale recessiva ancora più dura, lo vogliono abolire. E’ una vergogna”.
“Dobbiamo investire tanto e lavorare per migliorare la sanità e, dalla sanità pubblica, via gli amici degli amici dei politici di turno. Le aziende sanitarie vanno governate da chi ha competenze e professionalità. Dobbiamo fare una legge che spazza via i colori politici dalla sanità pubblica”.