Una telefonata per “rassicurare” Giorgia Meloni “sulle mie intenzioni”. Michele Emiliano lo ha raccontato a L’Aria che Tira su La7 dopo la bufera per le sue parole durante un comizio a Taranto domenica scorsa alla presenza del segretario dem, Enrico Letta. “La Puglia è una sorta di Stalingrado e da qui non passeranno, noi non abbandoneremo il campo. Sputeranno sangue”, aveva detto il governatore della Puglia.
Parole forti che hanno scatenato la reazione di Fdi. Durante il faccia a faccia sul Corriere, Meloni ne ha chiesto conto a Letta che era sul palco con Emiliano nel comizio incriminato. “Ieri dal governatore Emiliano ho sentito parole scandalose, e Letta ha applaudito… Sono passate 24 ore e Letta non ha voluto prendere le distanze”.
Oggi Emiliano prova a chiudere la faccenda.”La mia prima preoccupazione è stata quella di chiamare Giorgia Meloni per rassicurarla sulle mie intenzioni. Tra me e Meloni -ha detto nella trasmissione condotta da Myrta Merlino- c’è un rapporto di amicizia e di sincera lealtà che non può essere compromesso da una frase durante un comizio che non aveva nessun significato violento. Chiunque dovesse immaginare di rapportarsi con Giorgia Meloni, ove fosse premier, in termini di minaccia o di violenza avrà a che fare con me”.