Il Caimano è tornato. Con la sua Forza Italia, data all’8 per cento dagli exit poll, ora Silvio Berlusconi viaggia appaiato con la Lega di Matteo Salvini crollata sotto il 10 per cento, sorprendendo tutti, a cominciare dagli stessi azzurri, che a mezza bocca già cantavano il de profundis. L’unico a crederci davvero, raccontano, era solo lui. Tant’è che ieri mattina, dopo aver votato a Milano, a pranzo con alcuni militanti forzisti aveva pronosticato un possibile sorpasso sul Carroccio, ritagliandosi il ruolo di king maker del centrodestra (”Cercherò di fare il regista del prossimo governo”).
Considerato dagli alleati e non solo, ormai avanti nell’età e marginale, il Cav si riprende la scena, dimostrando ancora una volta, spiegano fonti azzurre, con la sua campagna anche sui social, dalle ‘video pillole’ quotidiane allo sbarco su Tik Tok, di avere fiuto politico. Paolo Barelli, capogruppo di Fi alla Camera, lo dice a chiare lettere ospite di ‘Porta a Porta': ”Siamo soddisfatti, qualcuno ci dava al 5% e sembrerebbe, invece, con la dovuta cautela, che siamo all’8 per cento…”. ”Ora gli equilibri interni alla coalizione sono cambiati e Silvio potrebbe porsi come principale interlocutore della Meloni all’interno della coalizione”, dice a mezza bocca un big azzurro di lungo corso. ”Fi è determinante per la vittoria del centrodestra e sarà determinante per la formazione del nuovo governo, con i numeri e con i contenuti”, scrive su Twitter Antonio Tajani, che tira un sospiro di sollievo per la ‘tenuta’ del partito.
“Abbiamo dato un contributo determinante alla vittoria del centrodestra. “Forza Italia sarà decisiva”, assicurano fonti azzurre, “con i numeri in Parlamento, per le sue idee e anche per il sistema di relazioni nazionali e internazionali che ha costruito negli anni, per far nascere e far lavorare il nuovo governo”. E ancora: ”Il successo della nostra coalizione, che Berlusconi ha fondato nel 1994, è stato chiaro nonostante una campagna viziata dagli attacchi e dalle mistificazioni”. In casa Fi c’è grande fiducia anche nell’affermazione di Renato Schifani alle regionali in Sicilia: ”Gli exit poll sulla Sicilia dimostrano la vitalità di Fi, che potrà garantire ai siciliani un governo all’altezza delle loro aspettative”.