Elezioni 2022, Meloni a Cernobbio: prove da leader alla Davos italiana
5 settembre 2022

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Elezioni 2022, Meloni a Cernobbio: prove da leader alla Davos italiana


La partecipazione di Giorgia Meloni, tra i leader intervenuti al Forum Ambrosetti di Cernobbio, è stata senza dubbio quella più attesa. Tra i grandi nomi del gotha della finanza, imprenditori, manager ed economisti e personaggi vecchi e nuovi della politica, era grande la curiosità di assistere all’intervento della leader di Fratelli d’Italia, accreditata dai sondaggi come il possibile prossimo presidente del Consiglio.

Casacchina bianca, spolverino smanicato oro, Meloni ha reso di fronte alla platea di Cernobbio un intervento con il quale ha voluto presentare la sua visione dello scenario politico ed economico globale. Le cose da dire erano davvero tante, ma il tempo, contingentato come per gli altri sfidanti, non le ha impedito di fare una panoramica completa sui temi più importanti: dalla priorità di riportare in Europa le catene di valore lasciate trasferire in Asia, alla necessità di sostenere l’Ucraina per evitare la vittoria di Russia e Cina, al ruolo dell’Italia, che deve mantenere la sua posizione sulle sanzioni e l’invio di armi a Kiev.

La platea ha ascoltato con attenzione e curiosità e gli applausi non sono mancati. Non è mancata neanche qualche risata, quando ha dato vita a un siparietto con Salvini che, iniziando il suo intervento, ha inforcato gli occhiali e ha sfoderato una novità: “Parto da quello di cui avete discusso -ha detto il leader della Lega – e mi permetto di farlo con qualche slide”. Al che la leader di Fratelli d’Italia ha guardato il pubblico e sorridendo ironicamente ha ripetuto: “le slide…'”.

Senza risparmiare critiche all’Unione Europea, come sull’eccessiva timidezza sull’introduzione di un tetto al prezzo del gas, Meloni ha aperto all’interlocuzione con Bruxelles sull’utilizzo dei fondi della programmazione europea contro il caro energia e sul “perfezionamento” del Pnrr. Ma, tema caro al mondo economico italiano e agli osservatori internazionali, ha chiuso all’ipotesi di uno scostamento di bilancio per sostenere famiglie e imprese colpite dall’impennata dei prezzi dell’energia.

L’impressione che si è avuta assistendo alla tavola rotonda dei leader politici, alla quale oltre a Meloni e Salvini, hanno preso parte anche Enrico Letta, Giuseppe Conte e Antonio Tajani, è che la leader di Fratelli d’Italia abbia intrapreso un percorso di crescita personale, mostrando un atteggiamento meno aggressivo rispetto ai colleghi, più propositivo e soprattutto molta moderazione. E al termine, ha lasciato Villa d’Este dribblando i giornalisti senza rilasciare dichiarazioni.


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