“Considero tutti i regimi un male, quelli di ieri e anche quelli di oggi, senza le gerarchie e le esitazioni che invece vediamo continuamente nella sinistra”. Giorgia Meloni, intercettata dall’Adnkronos a pochi passi da Montecitorio, torna sulle dichiarazioni di questa mattina. Dice Meloni: “Abbiamo sempre difeso le radici classiche dell’Europa e i valori di libertà e democrazia che sono l’essenza dell’identità europea. Per questo non possiamo avere alcuna simpatia per i totalitarismi. Il problema è, piuttosto, quello della sinistra italiana che si è dissociata dal resto delle forze politiche europee rifiutandosi di condannare l’Unione Sovietica e i regimi comunisti. Non capisco perché non chiediate conto a Letta di quei deputati del Pd che al Parlamento europeo si sono rifiutati di condannare il totalitarismo comunista”.
Quanto alla richiesta di togliere la fiamma dal simbolo, la leader di Fratelli d’Italia è categorica: “Non c’è alcun motivo per togliere dal simbolo di FdI la fiamma, che rappresenta la continuità con la storia di una destra repubblicana e democratica e che ha fatto parte a testa alta delle istituzioni italiane dal dopoguerra ad oggi. Andiamo fieri del percorso democratico fatto dalla nostra comunità e non abbiamo ragione per nasconderlo. Ma poi si figuri se mi faccio dire dalla sinistra come devo rappresentare la destra. Si occupino della loro di identità, che mi pare molto più in difficoltà”.