Giorgia Meloni è ”la prima donna a ricoprire la carica di premier” in Italia e ”la prima ad avere radici post fasciste”. Scrive così il New York Times nel suo articolo di apertura sulle elezioni che si sono svolte in Italia, affermando che ”domenica l’Italia ha voltato la pagina della storia europea eleggendo una coalizione di estrema destra guidata da Giorgia Meloni, la cui lunga storia di attacchi all’Unione Europea, ai banchieri internazionali e ai migranti ha seminato preoccupazione per l’affidabilità della nazione nell’alleanza occidentale”. Riguardo alla politica estera, il Nyt scrive che Meloni è ”una forte sostenitrice dell’Ucraina”, ma nonostante questo ”i suoi partner della coalizione ammirano profondamente il presidente russo, Vladimir Putin e hanno criticato le sanzioni contro la Russia”.
Il giornale allarga poi lo spazio all’Europa e afferma che ”la vittoria” di Meloni in Italia, ”in un’elezione con un’affluenza inferiore al solito, arriva quando i partiti che in precedenza erano tabù ed erano emarginati per le loro origini naziste o fasciste stanno entrando nel mainstream vincendo le elezioni in tutta Europa”. Viene citato il caso Svezia dove ”questo mese un gruppo di estrema destra fondato da neonazisti e skinhead è diventato il più grande partito della probabile coalizione di governo svedese”. Anche ”in Francia quest’anno la leader di estrema destra Marine Le Pen, per la seconda volta consecutiva, è arrivata al ballottaggio nelle elezioni presidenziali. In Spagna Vox, partito di estrema destra strettamente allineato con la Meloni, sta crescendo”.
Il Nyt afferma però che ”è l’Italia, culla del fascismo e membro fondatore dell’Unione Europea, che ha lanciato l’onda d’urto più forte in tutto il continente dopo un periodo di stabilità europeista guidato dal premier Mario Draghi”. Il quotidiano aggiunge poi che ”la vittoria della Meloni ha mostrato che il fascino del nazionalismo, di cui è una forte sostenitrice, è rimasto immutato nonostante i paesi dell’Ue abbiamo scoperto l’importanza di unirsi negli ultimi anni, prima per combattere la pandemia di coronavirus e poi Putin nel più grande conflitto in Europa dalla seconda guerra mondiale”. Proprio per questo ”la principale preoccupazione dell’establishment europeo” è ora ”come, e quanto profondamente, una coalizione di destra in Italia guidata da Meloni potrebbe minacciare che la coesione” nella Ue.