Salvini e Meloni ancora divisi sullo scostamento di bilancio. A pochi giorni dalle elezioni del 25 settembre, Salvini torna a ribadire che “chi dice che possiamo aspettare due, tre mesi sbaglia. Questo vale per Fdi e per il Pd. E’ una emergenza nazionale”.
“Pare che ci si possa riconvocare anche dopo le elezioni perché questo governo fino a fine ottobre resta in carica. Mi rifiuto di pensare che un economista attento come Draghi non colga i segnali di sofferenza che arrivano dalle fabbriche, dai negozi, dagli artigiani. Qui 1.350 panifici sono a rischio di chiusura. Qui non rischiano solo le grandi imprese, rischiano tutti. Parlarne fra due mesi significa mettere oggettivamente a rischio il sistema produttivo”, sottolinea il leader della Lega a Radio 24.
Ma per Giorgia Meloni “lo scostamento non è una soluzione, è un pozzo senza fondo, sono soldi che regaliamo alla speculazione”. “Abbiamo speso 30 miliardi per calmierare le bollette, non è quello il problema ma il punto di arrivo che è il disaccoppiamento, altrimenti dobbiamo tirare fuori 300 miliardi”, afferma la leader di FdI a Rtl 102,5.
SALVINI - Salvini tuttavia, sottolinea che le divisioni nel centrodestra “non ci preoccupano assolutamente. Importante è essere uniti per quanto riguarda l’Italia e gli italiani. Il programma è concentrato esclusivamente su lavoro e risparmi. Ricordo che abbiamo smontato la riforma sul catasto”.
Parlando dell’Ucraina, Salvini spera che “la guerra finisca il prima possibile. La settimana prossima lavoreremo” in questa direzione. “Prima o poi ci sarà una trattativa di pace – prosegue – Gli ucraini dovranno decidere come e quando. Ma mi sembra evidente che dovranno tornare a dialogare , spero fra un mese, non fra un anno, le parti in conflitto dovranno sedersi a un tavolo”.
“Tutti hanno avuto rapporti con Putin. Tutti: Letta, Prodi, Berlusconi. Tutti. L’ultima volta che sono andato a Mosca l’ho fatto da ministro. Enrico letta ha stretto 28 rapporti commerciali con i russi”. E aggiunge: “Quando scoppia una guerra c’è chi passa dalla parte del torto. Ma non ci possono andare di mezzo centinaia di milioni di persone. La cosa più grave è che stiamo arricchendo la Cina. Il nostro problema geopolitico, economico e democratico sarà la Cina”.
Pentimenti per i rapporti con la Russia? ” La guerra cambia ogni tipo di valutazione – risponde Salvini – Ma scusi io a pochi giorni dal voto devo parlare di avere avuto come tutti rapporti con Putin? Che le devo dire se vuole recito una preghiera. Con la radio di Confindustria pensavo di parlare di economia”.