“Invito tutti alla riflessione. So che è molto dura, i toni forti di Conte e la posizione ferma del Pd danno il quadro di una rottura oggi insanabile, ma continuerò a dire fino all’ultimo che l’avversario è la destra e che dividendo il campo dell’alternativa la stiamo favorendo. A tutti chiedo di non sottovalutare le conseguenze di questa spaccatura nei collegi”. Così Roberto Speranza al ‘Corriere della Sera’.
“Questa pessima legge elettorale premia la capacità di unirsi. La destra, dopo essere stata divisa durante l’esperienza del governo Draghi, ha cercato la strada del voto e si è riunita con un accordo di potere che la rende molto competitiva. Noi abbiamo fatto il contrario, siamo stati tre anni insieme e ora ci siamo divisi. Eppure i sondaggi sono chiari. Per Pagnoncelli i partiti di centrodestra sono al 45%, il centrosinistra è al 33% e il M5S pesa circa 11%”.
Un fronte anti-Meloni? E tecnicamente come dovrebbe saldarsi nelle liste? “Bisognerebbe evitare di lasciare alla destra una prateria nei collegi. Voglio essere chiaro, non si tratterebbe di fare alleanze o coalizioni. La legge elettorale prevede solo apparentamenti”, conclude Speranza.