Come a Verona, dove il candidato di Forza Italia, Tosi ha fatto mancare i suoi voti al sindaco uscente Sboarina che gli ha sbattuto la porta in faccia dopo la richiesta di apparentamento. “Ora serve una immediata reunion del centrodestra, per analizzare i risultati”, dice Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia e responsabile nazionale per i rapporti con gli alleati. Per la fedelissima di Berlusconi il risultato di Verona “non era inaspettato, quando Sboarina ha rifiutato l’apparentamento si è capito cosa sarebbe successo, si è rinunciato al 24% dei consensi, non abbiamo dato uno spettacolo di serietà e unità”.
Verona è la sconfitta che brucia di più, simbolo del centrodestra che non si unisce neanche al ballottaggio. Per il centrodestra le vittorie a Barletta e a Gorizia, restano una magra consolazione. Anche a Monza si rischia di cedere il passo. La ferita aperta resta quella della città scaligera. Per il braccio destro di Giorgia Meloni, Ignazio La Russa, “è stato un errore di Sboarina e Tosi non sapersi accordare nel ballottaggio con apparentamento o appoggio ufficiale”. Ma aggiunge: “Il vero errore è stato fatto al primo turno quando solo Fratelli d’Italia e Lega hanno appoggiato il sindaco uscente mentre Forza Italia ha voluto rompere per appoggiare Tosi che poi non è arrivato neanche al ballottaggio”.
Per il capogruppo di Fdi alla Camera, Francesco Lollobrigida ”il dato politico di queste amministrative per noi c’è già stato, è quello conseguito al primo turno, siamo tranquilli”. Parole pronunciate prima che lo scrutinio riveli il ko dell’alleanza. “Purtroppo, a volte, i risultati degli alleati sono stati meno brillanti di quel che speravamo – mette le mani avanti – . Nonostante tutto, Fdi non ha mai fatto mancare il suo sostegno ai candidati proposti dal centrodestra, sia al primo che al secondo turno, senza fare mai polemiche che potessero danneggiare la corsa del centrodestra”.