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19 ottobre 2020

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Elezioni in Calabria. Granato (M5S): «Ma prima riparliamo di parità di genere e soglia di sbarramento»


“La prematura scomparsa della presidente della Regione, Jole Santelli, la prima donna a rivestire la più alta carica istituzionale calabrese, fa precipitare la nostra comunità nell’incertezza e nella precarietà amministrativa in una fase molto delicata per il mondo intero, visto l’incremento della curva dei contagi da Covid 19 e la conseguente emergenza sanitaria, economica e sociale. Parlare di nuove elezioni regionali può sembrare inopportuno, ma necessario oltre che burocraticamente inevitabile, ai sensi dell’articolo 60 dello Statuto regionale. Il dibattito sul ritorno alle urne, quindi, non può prescindere da quello sull’introduzione della doppia preferenza di genere oltre che sull’abbassamento della soglia di sbarramento”. E’ quanto afferma la senatrice del Movimento 5 Stelle, Bianca Laura Granato.

“Nel mese di luglio il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge sull’adeguamento del sistema elettorale pugliese alla doppia preferenza di genere – spiega la senatrice Granato -. Davanti all’immobilismo del Consiglio regionale della Calabria, è inevitabile arrivare all’adozione di un provvedimento simile? E’ quanto aveva lasciato intendere il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, intervenendo al Senato al termine della discussione generale sul decreto legge per la parità di genere nelle liste per le elezioni regionali. Boccia aveva chiamato direttamente in causa le due Regioni che non hanno ancora introdotto il meccanismo nelle proprie leggi elettorali: Calabria e Toscana. La discussione ferma da tempo in Calabria deve, quindi, riaprirsi necessariamente e in tempi brevi: l’auspicio è che sia il luogo deputato a discuterne, vale a dire la massima assise democratica dei calabresi, a licenziare un imprescindibile provvedimento legislativo, contributo necessario per ristabilire l’equilibrio di genere nelle assemblee rappresentative.

Il Consiglio regionale calabrese preferisce delegare e attendere l’intervento sostitutivo del governo? Mi auguro di no. Così come è ormai un atto dovuto ai cittadini calabresi arrivare all’abbassamento della soglia di sbarramento dall’8 per cento, al 3 o 4 per cento, come è nel resto delle Regioni italiane. Garantire rappresentanza a tutti i soggetti politici – conclude la senatrice Granato – che hanno registrato la fiducia e l’attenzione di una percentuale ragionevole di cittadini, dove regna in genere lo sconforto per un panorama politico di sistema desolante e la militarizzazione del voto di scambio, significa dare un colpo all’astensionismo, favorire la partecipazione e soprattutto stimolare quel cambiamento di rotta che ormai per questa regione non è più differibile. Elezioni in Calabria, un’occasione inaspettata, una seconda chance per questa terra ultima tra le ultime. Un treno da non perdere”.


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