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27 febbraio 2020

News

Emergenza Coronavirus. PSP: «Chiediamo l’igienizzazione delle scuole. Estendere procedure d’urgenza in tutte le strutture scolastiche»


Anche i PSP si associano all’appello, lanciato dall’Associazione Nazionale Docenti del 25 febbraio, alla chiusura delle scuole, per consentirne la igienizzazione.

Un appello rilanciato nella giornata odierna in cui si rimarca quanto sia importante e necessaria l’igiene nelle scuole.

Bene fanno molti comuni che si stanno attrezzando in materia autonoma, venendo meno, in maniera precauzionale, all’informativa del premier Conte che non riteneva necessaria la chiusura nelle scuole calabresi.
Ed è proprio in Calabria che apprendiamo che il sindaco di Cetraro ha disposto, a partire dal 27 febbraio e per i giorni 28 e 29, la “chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado al fine di consentire un’attività di disinfezione e derattizzazione degli edifici scolastici”, ritenendo quindi “necessario ed urgente provvedere ad una straordinaria disinfestazione, derattizzazione e successiva sanificazione dei locali scolastici di tutti i plessi ubicati nel territorio comunale”.

Si ritiene necessaria estendere questa procedura d’urgenza a tutte le strutture scolastiche, in special modo gli istituti comprensivi e le scuole dell’infanzia, atteso che i bambini facilmente si scambiano oggetti e cibo fra di loro, sfuggendo spesso ai più rigidi accorgimenti degli insegnanti, chiamati in causa ed in prima persona ad effettuare pratiche igienico-sanitarie straordinarie. Nelle scuole spesso si registrano situazioni di precaria igiene dovuta anche allo scarso personale preposto allo scopo, che in poco tempo e senza strumenti sufficienti devono pulire, igienizzare e rendere sicuri ambienti ampi e complessi.
In Calabria si stanno verificando massicci rientri da zone a rischio con insufficienti, ed in molti casi carenti, controlli tali da allarmare la popolazione, così come dichiarato due giorni fa alla stampa: “Qui non c’è nessuno, nè sanitari, nè protezione civile. Siamo scesi dall’aereo e come se niente fosse stiamo rientrando. Potremmo anche avere la peste e nessuno lo saprebbe”. Nessun controllo all’aeroporto di Lamezia Terme ieri sera sui passeggeri di un volo arrivato da Milano, almeno secondo quanto hanno riferito i diretti interessati”.
Se è vero che non bisogna creare allarmismi è anche vero che la popolazione debba essere messa nelle condizioni di non allarmarsi.


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