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13 novembre 2020

News

EMERGENZA COVID. Ospedale di Cosenza e Pronto Soccorso: SUL Calabria presenta il secondo esposto alla Procura


Il fatto di essere diventati, disonorevolmente, protagonisti del dibattito pubblico italiano sulla sanità calabrese non spinge i vertici sanitari dell’Ospedale SS. Annunziata a prendere le misure minime indispensabili per ricondurre alla piena efficienza del servizio ed alla tutela dei pazienti e dei dipendenti. Per questo motivo il SUL Calabria ha presentato un secondo dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Cosenza, auspicando un intervento a verifica di quanto da noi denunciato ed all’attuazione di eventuali provvedimenti.
L’Amministrazione sanitaria ha chiesto un incontro con il SUL, a seguito dei nostri numerosi interventi che, puntualmente e con dovizia di motivazioni e specificazioni, chiedevano una inversione di rotta nella gestione dell’Ospedale ed in particolare del Pronto Soccorso.

E per la seconda volta l’Amministrazione manda alla discussione uno stimato professionista senza potere decisionale e che, per giunta, viene smentito nei fatti dall’attività e dalle decisioni Commissariali.
Così non si può andare avanti. Il Pronto Soccorso è pieno di pazienti affetti da COVID o sospetti di contagio che vengono curati ed alloggiati in quei locali, così creando una pericolosa commistione fra affetti COVID e pazienti non COVID con il conseguente e palpabile rischio di contagio dei pazienti e la moltiplicazione del rischio contagio per i dipendenti che già ne stanno subendo le conseguenze.

Inoltre va predisposto SUBITO un reparto COVID con un consistente numero di posti letto e opportunamente dislocato in altri locali della struttura ospedaliera (si parla del IV piano e ben venga) e riempire gli organici dimezzati del reparto. Il Direttore dell’Unità Operativa Complessa Prevenzione e Protezione Ambientale, dott. Marrocco, nell’incontro avuto ha ammesso che ci sono più di una decina di medici sottoutilizzati perché assegnati a reparti con scarsa o nulla attività. Quindi la risposta alle difficoltà del Pronto Soccorso può essere immediata e data con un semplicissimo ordine di servizio. A noi, in questa fase, non interessa approfondire perché non si è fatto finora ma solo stabilire cosa va fatto SUBITO.
La Commissaria dott.ssa Panizzoli si assuma la responsabilità di compiere gli atti decisivi per riparare al disastro verso il quale è stata indirizzata la sanità calabrese e tutte le sanità territoriali. È ora di finirla con il giochino dell’indebolimento dei servizi, dei tagli indiscriminati che stracciano i livelli essenziali di assistenza, dei risparmi che consistono nel tenere costantemente sottorganico le strutture sanitarie calabresi senza minare neanche di un centesimo il debito da migrazioni sanitarie che oscilla fra i 300 e i 350 milioni di euro all’anno e che nessun commissario è riuscito a scalfire.
È ora che chi è demandato alla gestione commissariale e, a cascata a tutte le direzioni sanitarie esistenti, smetta di nascondersi dietro vuote ed errate ragionerie e si assuma la responsabilità di fare della sanità in Calabria una cosa seria e utile.

Federica Messineo Luigi Nardi RSA presso Azienda Ospedaliera di Cosenza


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