Tra i nodi dell’eredità di Silvio Berlusconi c’è ancora quello sul futuro del Monza calcio. Prima della sua morte, raccontano autorevoli fonti azzurre, ci sono stati contatti con l’armatore greco Evangelos Marinakis (l’attuale proprietario dell’Olympiakos e del club inglese Nottingham Forest giusto un mese fa è stato ospite del Cav ad Arcore, presente Adriano Galliani), ma non si è raggiunto nessun accordo (nemmeno verbale) sulla vendita della società brianzola. Né, allo stato, ci sarebbe sul tavolo un’offerta da parte dell’imprenditore greco. Berlusconi e Marinaki si sono incontrati e annusati a Villa San Martino poi a causa della scomparsa del leader azzurro, tutto è stato congelato, dice a mezza bocca un big azzurro che sta seguendo da vicino il dossier Monza e smentisce voci incontrollate su una trattativa arrivata a buon punto proprio nelle ultime ore di vita del Cavaliere al San Raffaele di Milano.
Al momento non si sa se il club bianco rosso sarà ceduto in parte o totalmente, anche perché le sorti del Monza sono legate alle volontà degli eredi di Berlusconi, ovvero i cinque figli, a cominciare dalla primogenita Marina, che in passato hanno avuto posizioni diverse sul business calcistico. In particolare, c’è da definire anche il ruolo di Galliani, attuale ad e vicepresidente vicario della squadra brianzola: in caso di vendita cosa farà l’ex amministratore delegato del Milan di Arrigo Sacchi?
In questi giorni, continua a circolare anche il suo nome come candidato al seggio elettorale al Senato lasciato vacante da Berlusconi, proprio quello di Monza. Per questo collegio in lizza ci sarebbe pure l’avvocato romano, Fabio Roscioli, indicato di recente dal Comitato di presidenza di Fi come nuovo tesoriere del partito. Di certo, riferiscono, si sa solo che la candidatura al seggio occupato fino al 12 giugno scorso dall’ex premier dovrà essere gradita alla famiglia di Berlusconi.