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26 gennaio 2018

News

Ex dipendenti Fondazione Calabresi nel mondo: «Regione irresponsabile e senza pudore»


«Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha scelto il modo più subdolo per chiudere definitivamente le attività della Fondazione dei Calabresi nel mondo: cancellare l’Ente in house e non pagare i dipendenti che hanno lavorato per un progetto in cui hanno creduto rimanendo segregati nei locali della partecipata, ogni giorno, dalle 9 alle 17. Per compiere questa operazione priva di alcun valore etico e morale, in quanto calpesta un diritto fondamentale dei lavoratori, quello alla retribuzione, non serviva un luminare né tantomeno un ragioniere ma bastava un semplice studentello alle prime armi purché privo di coscienza».

E’ quanto affermano in una nota ex lavoratori della Fondazione dei Calabresi nel mondo che aggiungono: «A questo comportamento inaccettabile del governatore si aggiunge quello acquiescente del dirigente al dipartimento lavoro, formazione e politiche sociali della Regione Calabria, Fortunato Varone, il quale memore dell’operato di Quinto Fabio Massimo detto il Temporeggiatore preferisce giocare di melina piuttosto che provvedere a firmare il decreto di liquidazione della Fondazione dei Calabresi nel Mondo. Il novello dirigente, pagato fior di quattrini, deve ancora capire cosa vuol fare da grande. Se ritiene che i progetti siano stati viziati, lo faccia presente nelle sedi opportune, altrimenti proceda diversamente. Noi, semplici ex dipendenti e non dirigenti super pagati, abbiamo lavorato a messo a disposizione le nostre competenze e professionalità sacrificando tempo alle nostre famiglie e ai nostri affetti e per tali ragioni pretendiamo di essere retribuiti».

«La situazione è ancor più inaccettabile», aggiungono, «se si considera che il governo e la burocrazia regionale utilizzano due pesi e due misure: la Fondazione Calabria Etica è stata liquidata con decreto del 15 novembre 2017, salvaguardando giustamente il diritto alla retribuzione dei lavoratori, pur in presenza di vicende giudiziarie che attendono ancora una loro soluzione. I lavoratori della Fondazione dei Calabresi nel Mondo, invece, lamentano ancora il mancato pagamento di mensilità arretrate risalenti al 2014 nonostante una sentenza del giudice del Tribunale di Catanzaro del 12 giugno 2017 ha condannato la Regione Calabria al pagamento delle somme dovute alla stessa Fondazione. La conseguenza di tale negligenza o inadempienza è che la Regione Calabria potrebbe andare incontro ad un danno erariale di notevoli dimensioni».

«La totale irresponsabilità dei vertici regionali», concludono gli ex lavoratori dei Calabresi nel Mondo, «è sotto gli occhi di tutti: abbiamo lavorato e pretendiamo i nostri soldi. Se non si riesce a soddisfare questo nostro sacrosanto diritto il presidente della Regione, Mario Oliverio, l’assessore alla partecipate Antonio Viscomi ed il dirigente Fortunato Varone lascino immediatamente le loro postazioni di potere e diano ad altri la possibilità di colmare le loro palesi negligenze».


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