mamma
6 ottobre 2020

News cultura, spettacolo, eventi e sport

FARE CRITICA 2020: DARIO DE LUCA (PRIMAVERA DEI TEATRI DI CASTROVILLARI): “LA CRITICA TEATRALE MANTIENE UN PRIMATO DEL SUO RUOLO PERCHÉ È MILITANTE”


La 2a edizione di Fare Critica – il Festival interamente dedicato alla critica teatrale, cinematografica e, da quest’anno, anche letteraria e musicale, diretto da GianLorenzo Franzì – si prepara a calare il sipario.

Ieri sera stata la volta del teatro. Ospiti della manifestazione sono stati il regista e attore Danilo Giuva, che ha portato in scena l’ambizioso e acclamato Mamma, selezionato al Fringe Festival di Torino, e l’autore e attore teatrale Dario De Luca (Direttore Artistico di Primavera dei Teatri di Castrovillari) collegato in diretta streaming. A mediare il dibattito è stato il direttore artistico GianLorenzo Franzì, che ha lanciato importanti spunti di riflessione sul ruolo della critica teatrale, l’unica forse ad aver mantenuto un primato del suo ruolo, a differenza di quella cinematografica, musicale o letteraria.

Una tematica complessa, a cui Dario De Luca ha provato a concedere una risposta: “Credo che la critica teatrale, nonostante continui ad essere tagliata fuori dalla grande stampa nazionale, che le riserva sempre meno pagine e meno spazi, riesca ad essere l’unica ad aver mantenuto la cosiddetta ‘militanza’. Il critico teatrale, infatti, si sporca le mani, segue i percorsi poetici degli autori, va nei piccoli e medi festival a conoscere gli artisti, seguendo le genesi delle opere, senza limitarsi ai soli prodotti finiti. Non solo, il critico teatrale è quello segue anche la morfologia dei luoghi in cui si formano gli artisti, aspetto fondamentale che segna profondamente la poetica e la cifra stilistica degli autori”.

D’altronde, anche tutta la ricerca artistica di De Luca (e quella della sua compagnia Scena Verticale, di cui è fondatore e direttore) si basa proprio su un innovativo approccio di scrittura scenica che punta da sempre ad una pungente analisi della sotto-cultura meridionale e di tutte le sue contraddizioni, dalle storture che essa innesca fino ad una rilettura caustica e grottesca di alcuni grandi classici della scena. E tutte le sue opere sono naturalmente ed inevitabilmente segnate dall’ambiente geografico in cui si è formato.

“Ci sono molti artisti la cui poetica è o condizionata dai luoghi in cui vivono e i critici teatrali conoscono quei territori, perché li vanno a scoprire – ha continuato – e questa militanza concede loro una maggiore credibilità. Allo stesso tempo, conduce ad un sentimento di profonda stima e fiducia da parte degli artisti”.

Non solo militanza, però. Ad incidere nella diversa considerazione del ruolo della critica teatrale, rispetto a quella cinematografica per esempio, è anche il tipo di fruizione di quest’arte. “Lo spettatore medio subisce il ricatto del teatro – ha spiegato De Luca –, con il cinema non accade. Il pubblico cinematografico si fida di più di quello che sente. E secondo me è dovuto al fatto che la visione del cinema inizia da bambini, molto prima e molto più frequentemente di quella del teatro. Credo sia solo una questione di abitudine alla visione”.

La serata si è conclusa poi con la messa in scena di Mamma del brillante e talentuosissimo Danilo Giuva, accolto con enorme entusiasmo da parte del pubblico in sala.


Leggi anche...



News
Ucraina, ministri Difesa Nato: “Minacce...

Non solo all'Ucraina: le minacce della Russia sono rivolte anche ai paesi Nato allo stesso...


News
Ucraina, asse Mosca-Pyongyang allarma Cina:...

La Cina non vede di buon occhio il riavvicinamento e la crescente cooperazione tra Corea del...


News
Israele, tregua in Libano vicina. G7 cerca sintesi...

La notizia di un'intesa che mai come stavolta sembra vicina su un cessate il fuoco tra Israele...


News
Giulia Cecchettin, oggi parola alla difesa e...

Dopo la richiesta di ieri di una condanna all'ergastolo a Filippo Turetta da parte del pm di...