femminicidio
15 dicembre 2017

News

Femminicidi e donne scomparse, due fenomeni che si intrecciano. Triste primato della Lombardia con 25 vittime nel 2017


Le donne che spariscono fuggono spesso da scenari problematici vissuti all’interno della propria famiglia. Stalking, maltrattamenti, violenza sessuale, fisica o psicologica, disagi economici o isolamento sociale sono i principali fattori che le riducono a una posizione di debolezza e di subalternità fino alla consapevolezza di un possibile rischio per la propria incolumità e alla scelta di fuggire.

Questo in sintesi è quanto emerso dall’audizione presso la Commissione parlamentare d’inchiesta che si occupa del fenomeno del femminicidio e della violenza di genere, presieduta dalla senatrice Francesca Puglisi, del viceprefetto Agata Iadicicco, quale rappresentante dell’ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse Vittorio Piscitelli.

Il qudro è davvero pesante: nel nostro Paese, negli ultimi quattro anni, un quarto degli omicidi ha riguardato le donne. Più di una donna ogni tre giorni viene uccisa e dalle indagini sui casi di scomparsa emerge che molte donne si allontanano nel timore di essere uccise. La prima causa di scomparsa e di morte delle donne tra i 16 e i 44 anni nel mondo, è un atto di violenza o un omicidio compiuto proprio da chi ne denuncia la scomparsa: il marito, il fidanzato, il compagno della vittima.

Il 98% delle denunce di scomparsa di minori si risolve nell’arco di 48 ore, con il rintraccio delle persone o con il loro rientro spontaneo. Fenomeno sconcertante è il cosiddetto baby femminicidio, quando a colpire la minore è il compagno o l’ex che non accetta di essere lasciato.

I dati aggiornati al 30 novembre 2017 parlano chiaro: 40.070 persone ancora da rintracciare; 12.076 sono donne; 3.192 sono donne italiane; 8.884 sono donne straniere (soprattutto donne che si allontanano dai centri di accoglienza per raggiungere i familiari nel Centro e Nord); 5.751 sono minori tra i 14 e i 17 anni. La Lombardia è nel 2017 la regione con il numero più elevato di donne uccise: 25 vittime.

Oltre i due terzi delle persone scomparse però viene rintracciato. Il risultato è stato raggiunto con l’applicazione della legge 203/12, voluta dall’ufficio del Commissario e dalle associazioni dei familiari per regolamentare le modalità di ricerca. Le circolari commissariali, inoltre, hanno omogeneizzato l’applicazione normativa a livello nazionale pur rispettando specificità del territorio con la formulazione di piani provinciali che sono stati predisposti, a livello locale, da prefetti e forze dell’ordine.


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