Francia, si attenuano le proteste: fermate 78 persone nella notte
3 luglio 2023

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Francia, si attenuano le proteste: fermate 78 persone nella notte


Notte più calma in Francia dopo le violenze seguite all’uccisione da parte della polizia del 17enne Nahel a Nanterre. Nelle ultime ore sono state fermate 78 persone, che si aggiungono alle 719 arrestate nei giorni scorsi. Nelle principali città francesi è stato dispiegato nella notte tra domenica e lunedì un importante dispositivo di sicurezza, con 45mila gendarmi e poliziotti in campo. Veicoli corazzati leggeri furono sono stati schierati a Marsiglia e a Lione.

Una riunione d’emergenza si è svolta ieri sera all’Eliseo per fare il punto sulla situazione dei disordini tra il presidente Emmanuel Macron, la premier Elisabeth Borne, il ministro dell’Interno Gérald Darmanin, il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti. Oggi il presidente della Repubblica riceverà i presidenti del Senato e dell’Assemblée nationale, la Camera dei deputati transalpina. Durante la riunione di questa sera Macron avrebbe chiesto a Borne di ricevere anche i presidenti dei gruppi parlamentari. Martedì invece Macron dovrebbe ricevere all’Eliseo oltre 220 sindaci dei comuni più colpiti dai disordini.

Mobilitazione dei sindaci

Sempre per oggi sindaci e cittadini di Francia sono invitati a riunirsi alle 12 davanti a tutti i municipi della Francia. Ad annunciarlo è stato il presidente dell’Associazione dei sindaci di Francia (Amf). “L’Amf ha deciso di invitare i funzionari eletti e la popolazione a mobilitarsi, non ci arrendiamo e pertanto domani alle 12.00 abbiamo deciso con tutti i sindaci di Francia di convocare una manifestazione nelle piazze davanti ai municipi, dove suoneremo le sirene e continueremo il nostro lavoro quotidiano affinché ritorni l’ordine ”, ha dichiarato David Lisnard, su TF1.

Appello alla calma della nonna di Nahel

“Voglio che finisca, ovunque”: la nonna di Nahel, il ragazzo ucciso da un poliziotto durante un controllo stradale a Nanterre che ha innescato la rivolta, reagisce alle violenze in corso in Francia e lancia un appello alla calma. “Io dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi! Non rompete le scuole e gli autobus. Sono le mamme che prendono gli autobus!. Che non rompano le vetrine, gli autobus, le scuole. Vogliamo far calmare le cose. Non Vogliamo che facciano danni. Che se ne stia tranquilla, quella gente!”, dice ancora la donna. “Sono stanca”, confida poi. “E’ finita, mia figlia non ha più una vita”.

La nonna di Nahel assicura di avercela solo con il poliziotto che ha ucciso suo nipote, ma non con gli altri agenti. “Meno male che ci sono”, afferma la donna. “Ho fiducia nella giustizia”, assicura poi. E su chi compie violenze in nome di Nahel: “Lo usano come pretesto”, afferma. E mentre sale a vista d’occhio la somma raccolta in donazioni a favore dell’agente che ha ucciso il 17enne (finora sono stati raccolti 610mila euro), la nonna di Nahel ammette: “Mi si spezza il cuore. Ma sarà punito come chiunque. Ho fiducia nella giustizia”, ribadisce. Esiste una raccolta di donazioni anche a favore della famiglia del ragazzo ma al momento la somma raccolta sarebbe di circa 80mila Euro.

Attaccata la notte scorsa la casa del sindaco di Haÿ-les-Roses, ferita la moglie

Vincent Jeanbrun, sindaco di Haÿ-les-Roses, nel Val-de-Marne, e portavoce dei Républicains, ha denunciato su Twitter l’attacco sferrato la notte scorsa contro la sua abitazione, dove si trovavano la moglie e i figli, e dove un gruppo di rivoltosi, dopo aver sfondato il cancello di ingresso a bordo di un’auto, ha incendiato il veicolo con l’intento, secondo persone vicine a Jeanbrun, di dare fuoco alla casa. “Mia moglie e i miei figli in stato di shock e feriti”, ha scritto nel post alle due del mattino, poi ritirato.

L’uomo si trovava in municipio, la cui sede era protetta da filo spinato e altre barriere a seguito dei numerosi attacchi subiti le notti precedenti. Di guardia all’edificio la polizia nazionale e quella municipale. Un gruppo di individui si è però riunito davanti all’abitazione del sindaco, che non era protetta dalle forze dell’ordine e dove si trovavano la moglie e i figli piccoli. Anche l’auto di famiglia è stata data alle fiamme. Gli assalitori sono fuggiti per l’arrivo dei vigili del fuoco e della polizia.

La moglie di Jambrun si sarebbe ferita nella fuga precipitosa assieme ai due bambini, mentre gli assalitori la inseguivano: “Viene operata oggi e ha scoperto che non potrà camminare per tre mesi”, ha fatto sapere il sindaco. Ferito anche uno dei due piccoli. Secondo quanto appreso da Bfmtv un’inchiesta per tentato omicidio è stata aperta questa mattina dalla procura di Créteil.


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