Il comunicato finale del G7 in Germania, chiuso ieri a tarda sera dagli sherpa, contiene un riferimento diretto all’opportunità di introdurre un tetto al prezzo del gas, una richiesta che il presidente del Consiglio Mario Draghi reitera da tempo a livello Ue. Lo riferisce un alto funzionario Ue, da Elmau dove si tiene il summit. “Sì”, ci sarà una menzione esplicita del tetto al prezzo del gas, dice, quindi non solo al tetto al prezzo del petrolio. Ovviamente, le modalità con le quali realizzare un price cap sul metano andranno studiate: “Ci sono molte questioni che vanno discusse – spiega la fonte – e molti aspetti tecnici” da valutare. Il comunicato dovrebbe essere diffuso tra non molto, in mattinata.
Anche se sia per il petrolio che per il gas si valuta l’introduzione di un tetto ai prezzi, sono due cose diverse: sul primo, spiega la fonte, il comunicato è “più dettagliato” perché “siamo più avanti”, sul gas “meno”, perché la discussione è avanzata meno. Occorrerà anche discutere se introdurre il cap solo sul gas proveniente via gasdotto dalla Russia, ma se così sarà bisogna decidere cosa fare per il gas naturale liquefatto, che arriva via nave.
In Europa, agire sul petrolio dovrebbe essere relativamente più semplice perché il “90%” arriva via mare. Per la fonte Ue, comunque, se verrà introdotto un tetto al prezzo del petrolio non sarà necessario riaprire il sesto pacchetto di sanzioni, che è stato approvato solo dopo 4 settimane con rilevanti esenzioni, perché si tratta di “adattamenti tecnici”.