Le strutture per lo stoccaggio di gas naturale dell’Italia “hanno superato il 70%” del livello di riempimento, andando “verso il 71%” e le operazioni proseguono in maniera “fluida”. Lo dice il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, intervenendo al Consiglio Energia straordinario a Bruxelles. L’Italia, aggiunge, ha reperito “25 miliardi di metri cubi da diversi fornitori, che hanno sostituito circa 30 miliardi di metri cubi dalla Russia”. “La metà di queste nuove forniture sono gas naturale liquefatto. Per questa ragione abbiamo comprato due strutture galleggianti per la rigassificazione, che saranno installate nei prossimi 12-24 mesi”.
Il governo ritiene che l’Italia “entro l’inizio dell’inverno sarà quasi indipendente dalla fornitura” di gas naturale “dalla Russia ed entro l’anno prossimo la situazione sarà piuttosto sicura, senza alcuna dipendenza dalle forniture russe”.
Le energie rinnovabili in Italia hanno subito una “massiccia accelerazione: nei primi sei mesi del 2022 abbiamo avuto richieste di connessioni per nuove stazioni di produzione da rinnovabili per 9 gigawatt. Ora il fattore limitante non è l’investimento, ma la carenza di pannelli solari e di materie prime”. “Giusto per dare un’idea, malgrado tutta questa capacità, dovremo spalmarla tra il 2023 e il 2024 perché i pannelli non verranno consegnati prima di fine anno. Ma l’aspetto positivo è che l’azione si è davvero accelerata per quanto riguarda le rinnovabili, i carburanti sintetici e il biogas”, conclude.