Gazprom, il colosso del gas russo, ha già ridotto in modo significativo il flusso attraverso il gasdotto di 1.200 chilometri, parlando di ritardi nei lavori di riparazione attribuiti da Mosca alle sanzioni occidentali contro la Russia. Una posizione contestata dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Secondo l’Agenzia federale delle reti, il gasdotto veniva utilizzato solo per circa il 40% della capacità.
Il taglio totale della fornitura di gas russo “è l’opzione più probabile”, bisogna “prepararsi”, ha detto il ministro francese delle Finanze Bruno Le Maire, in dichiarazioni a margine di una conferenza economica ad Aix-en-Provence, citate da le Monde. La Francia dipende per il 17% dal gas russo, molto meno di altri paesi europei, ma Le Maire vuole essere pronto a tutti gli scenari nel quadro della guerra in Ucraina.
“Penso che il taglio totale dell’approvvigionamento del gas russo è una vera possibilità, dobbiamo preparaci a questa opzione”, ha detto il ministro. “Il miglior modo di preparaci ai tagli – ha spiegato – è di essere molto attenti al nostro consumo di energia. Vale per l’amministrazione pubblica, le imprese, le singole persone”. Inoltre bisogna costruire nuove infrastrutture come i terminal galleggianti per la rigassificazione del gas liquefatto importato dall’estero. Infine il governo francese si prepara anche ad esaminare le imprese per determinare quali potrebbero essere costrette a ridurre la produzione per risparmiare l’energia.