”Abbiamo il gas russo che è stato sostanzialmente sostituito, abbiamo gli stoccaggi pieni. Ritengo che il gas russo che sta comunque continuando ad affluire da Tarvisio, ci possa dare una condizione di una certa tranquillità”. Lo sottolinea Claudio Descalzi, Ad di Eni, in occasione di ‘Italia calling’ del gruppo Caltagirone. ”Non è una partita di calcio che possiamo ipotizzare quale sarà il punteggio, ma da quando il gas russo è sceso, lo abbiamo gradualmente sostituito con gas dall’Algeria e abbiamo riempito i rigassificatori. Abbiamo sempre avuto gas più alto della domanda, questo ci ha permesso di riempire gli stoccaggi”, sottolineato.
”Le possibili incertezza per questo inverno perchè è un sistema ‘tirato’, perchè non c’è la flessibilità del gas russo, quindi è in equilibrio -continua Descalzi-. Ci potrebbero essere, ma speso di no, dei problemi tecnici-operativi in quei Paesi che ci danno gas. Altro problema è che potrebbe esserci un freddo superiore a quello che è stata la statistica degli ultimi quattro anni”.
Per Descalzi ”i rigassificatori sono assolutamente necessari se non avremo più il gas russo. I rigassificatori sono un punto essenziale per il prossimo inverno, ma anche per dare tranquillità quando serve il gas. Inoltre dobbiamo aumentare le possibilità di aumentare lo stoccaggio, avendo molti campi in fin di vita che possono essere trasformati in stoccaggi e quindi avere un ‘polmone’ molto più importante”.
”Il Price cap per tutto quello che viene da pipeline può dare una economicità al sistema europeo. Ci avrebbe evitato mesi di speculazione sui prezzi e paura di mancati riempimento degli stoccaggi. Ora i prezzi si sono abbassati, ma hanno fatto soffrire non solo l’Italia ma tutta l’Europa”.
Quanto alla transizione energetica, “è un ‘must’ e deve essere fatta. E’ un treno che è partito, dal punto di vista delle tecnologie e dei modelli di business, e deve andare avanti. Non si può fermare”.