“La Russia non è più una fornitrice di energia affidabile” in quanto ha “rotto i suoi contratti”. A lanciare l’accusa è stato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dopo l’annuncio da parte di Mosca dello stop a tempo indeterminato del flusso sul gasdotto Nord Stream a causa di un presunto guasto in una stazione di compressione.
Scholz ha poi sostenuto che la morte e la distruzione in Ucraina sono le conseguenze più gravi della guerra di Vladimir Putin, ma ha anche espresso la sua vicinanza alla popolazione tedesca preoccupata per l’aumento dei prezzi. “La causa di questa situazione molto, molto difficile è l’invasione russa dell’Ucraina”, ha specificato.
Scholz, tuttavia, si è detto convinto che “ce la caveremo durante l’inverno”. Oggi il ministero dell’Economia tedesco ha twittato che è all’85% il livello di stoccaggio di gas nel Paese rispetto alle sue capacità massime.
Da Mosca è arrivata la risposta: è l’Unione Europea che deve riparare il gasdotto Nord Stream 1 in modo che possano riprendere le spedizioni di gas naturale verso la Germania, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo l’agenzia di stampa Interfax. “Se gli europei prendono questa decisione totalmente assurda e si rifiutano di fare manutenzione ai loro sistemi, o meglio ai sistemi appartenenti a Gazprom, non è colpa di Gazprom, ma dei politici che decidono le sanzioni”, ha affermato.
Secondo Peskov, sono gli europei ad avere l’obbligo contrattuale di effettuare la manutenzione degli impianti della compagnia statale russa Gazprom, che venerdì ha annunciato la sospensione immediata e a tempo indeterminato delle spedizioni di gas a causa di un guasto a una stazione di compressione.
Il portavoce ha infine assicurato che Gazprom rimane un fornitore affidabile. “Questi cosiddetti politici stanno causando la morte dei propri cittadini quando vedono le bollette dell’elettricità. Quando farà più freddo, la situazione sarà ancora peggiore”, ha aggiunto.