Il gioco d’azzardo, ormai molto diffuso anche nel nostro Paese, porta con sé un rischio che, in particolare per gruppi di persone ad alta vulnerabilità, può sfociare in una vera e propria dipendenza comportamentale (Gioco d’Azzardo Patologico – GAP).
Questa condizione è ormai riconosciuta come un disturbo compulsivo complesso e cioè una forma comportamentale patologica che può implicare gravi disagi per la persona, derivanti dall’incontrollabilità del proprio comportamento di gioco, e contemporaneamente la possibilità di generare seri problemi sociali e finanziari e spingere a entrare in contatto con organizzazioni criminali del gioco illegale e con quelle dell’usura.
In quest’ottica è stato realizzato il progetto NeuroGap, svolto dall’Istituto di neuroscienze del Cnr e finanziato dal Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la creazione di una rete nazionale e istituzionale di ricerca sul gioco d’azzardo patologico e per l’attivazione e la promozione di studi sul gioco d’azzardo nell’ambito delle neuroscienze, delle scienze del comportamento e sociali, che si fa promotore di un ciclo di convegni organizzati su tutto il territorio nazionale.
I convegni di Catanzaro (Aula Magna A, Campus Universitario «S. Venuta», Germaneto, Viale Europa, ore 16) del 9 Novembre e di Foggia (Auditorium P. Trecca, Ordine dei Medici, Via Vincenzo Acquaviva, 48, ore 16) del 16 novembre, sono gli ultimi due eventi conclusivi del ciclo del 2016.
Durante i convegni, interverranno esperti riconosciuti nell’ambito delle dipendenze comportamentali, che porteranno contributi significativi nella comprensione della complessità ed eterogeneità della problematica, suggerendo, attraverso un’azione formativa e informativa, una cultura multidisciplinare ed efficace di intervento territoriale; in tale sede verranno coinvolti le amministrazioni territoriali per realizzare un confronto condiviso per la definizione di un sistema di intervento efficace e sostenibile.
Al convegno di Catanzaro, parteciperanno in qualità di relatori e moderatori: Walter Adriani, Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze; Eugenio Aguglia, Università di Catania, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale; Giovanni Biggio, coordinatore del progetto NeuroGAP, Istituto di Neuroscienze CNR, Cagliari; Domenico Cortese, dirigente medico Unità operativa semplice SerT Castrovillari; Giovambattista De Sarro, presidente sezione calabrese Società Italiana Tossicodipendenze; Antonella De Siena, SerT Lamezia Terme; Caterina De Stefano, direttore Dipartimento delle Dipendenze ASP5 Reggio Calabria; Giovanni Falvo, direttore SerD Lamezia Terme, ASP di Catanzaro, referente GAP SerD Lamezia Terme; Vincenzo Mellace, SerT Soverato; Roberto Mollica, presidente sezione lombarda Società Italiana Tossicodipendenze; Franco Montesano Coordinatore SerT ASP Catanzaro, vicepresidente sezione calabrese Società Italiana Tossicodipendenze; Angela Montuoro, SerT Lamezia Terme; Teresina Natrella SerT Lamezia Terme; Giuseppe Nisticò, direttore generale Istituto EBRI – Fondazione Rita Levi Montalcini; Michelangelo Nisticò, SerT Catanzaro; Mariarita Notaro, SerT Soverato; Mirella Samele, SerD Lamezia Terme; Giovanni Serpelloni, Struttura Complessa Serd, Dipartimento delle Dipendenze Azienda ULSS 20 Verona; Gabriele Zanardi, Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Sanità Pubblica, Neuroscienze, Medicina Sperimentale e Forense.