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19 agosto 2023

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GIZZERIA. Al X° Premio Caposuvero trionfa la Calabria. Tutti i premiati


Nell’affascinante scenario della Torre dei Cavalieri si è svolta ieri, 17 agosto, un’indimenticabile serata celebrativa in occasione della decima edizione del Premio Caposuvero. Il prestigioso riconoscimento, creato e promosso con dedizione dalla Presidente della Pro Loco di Gizzeria-Caposuvero, Giuseppina Fragale, ha catturato l’attenzione e l’apprezzamento di tutti i numerosi partecipanti, riflettendo la passione e il costante impegno che la Presidente mette da dieci anni nel dar vita a questa encomiabile iniziativa.

Il cuore palpitante della Calabria, con le sue peculiari caratteristiche e straordinarie eccellenze, è stato magnificamente celebrato in un affascinante viaggio attraverso coinvolgenti storie, evocativi racconti e suggestive immagini, ispirate alle parole dello scrittore Guido Piovene, che descrivono la Calabria come il prodotto dell’estro di un Dio capriccioso “che, dopo aver creato diversi mondi, si è divertito a mescolarli insieme”.

L’evento, patrocinato dall’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) provinciale e regionale, dal Comune di Gizzeria e dal Consiglio Regionale della Calabria, ha reso omaggio a coloro che con determinazione, sacrificio, passione hanno creduto profondamente nella bellezza della Calabria ed è stato spunto per una bellissima riflessione sulle straordinarie storie di coraggio e resilienza che incarnano l’anima di questa terra.

 

L’apertura magistrale affidata a due figure di eccezionale rilievo: Renato Cortese, ex Capo della Mobile di Reggio Calabria e Roma e attuale Capo dellUfficio Ispettivo del Viminale, noto per la sua lunga e apprezzata carriera nel contrasto alla criminalità organizzata. La sua esperienza di investigatore instancabile è stata un faro guida nella lotta contro il crimine, e il suo ruolo chiave nella storica operazione di cattura di Bernardo Provenzano nel 2006 e di altri boss di peso delle mafie è rimasto un simbolo di dedizione nella tutela della sicurezza pubblica.

 

Accanto a lui il palcoscenico si è ulteriormente illuminato con la presenza del Procuratore Aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo. La sua incrollabile determinazione e il suo coraggio nel fronteggiare la ‘ndrangheta sono stati testimoniati attraverso un breve racconto dell’inchiesta da lui diretta “’Ndrangheta stragista” e di altre indagini chiave della procura reggina, che hanno rivelato inquietanti aspetti di questa oscura realtà criminale. Primo ideatore dell’iniziativa sulla decadenza della patria potestà dei boss mafiosi, poi resa sistema dal dott. Di Bella del Tribunale dei minori di Reggio, Lombardo ha saputo portare avanti una battaglia legale e morale per la giustizia, dimostrando che la legalità può prevalere anche nelle sfide più difficili.

 

La Calabria non è terra di ndrangheta, ma di opportunità, ed è anche per questo che la lotta contro la ‘ndrangheta va combattuta sempre più intensamente e da parte di tutti: per liberare il nostro splendido territorio da questo male e dare finalmente spazio, appunto, alle opportunità. Non sempre riusciamo ad affermare la verità giudiziaria in tempi rapidi, ma questo non ci ferma, anzi ci spinge ad andare avanti, per garantire giustizia ai cittadini e mostrare al mondo la Calabria vera”, le significative parole, in sintesi, del magistrato e del prefetto, il cui percorso di impegno e dedizione ispira non solo il nostro territorio, ma l’intero Paese a un impegno comune per una società più giusta e sicura e  contro l’indifferenza e l’illegalità, dimostrando come le azioni di pochi possano fare la differenza per molti.

Con ammirazione e sincera gratitudine, la Senatrice Tilde Minasi ha avuto il piacevole compito di consegnare i premi a Renato Cortese e Giuseppe Lombardo, sottolineandone l’autentica natura di custodi della legalità e dell’integrità calabrese. Membro autorevole della Commissione Parlamentare antimafia, la Senatrice ha condiviso una prospettiva unica sulla lotta contro le mafie, soffermandosi sull’importanza cruciale del dialogo collaborativo tra istituzioni, tra sfere politiche e autorità giudiziarie. In particolare, ha poi messo in luce il valore intrinseco nell’offrire nuove opportunità alle fasce più vulnerabili della società, compresi i giovani provenienti da famiglie coinvolte con il mondo criminale, aggiungendo, con le sue parole, autorevolezza alla serata e contribuendo a rafforzare il messaggio di speranza e cambiamento e l’invito ai presenti a continuare a lavorare instancabilmente per un futuro migliore per la nostra amata regione.

 

La prima sezione del Premio, dedicata alla legalità, si è conclusa con altri interventi di grande rilievo. 

Il Procuratore di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, ha messo in luce in modo inequivocabile l’importanza di un impegno collettivo e strettamente coordinato nella battaglia contro l’indifferenza. Inoltre, ha enfatizzato il ruolo cruciale che la collaborazione tra istituzioni diverse svolge nel promuovere e consolidare i valori irrinunciabili della legalità, avviando questo nobile cammino fin dai contesti fondamentali dell’ambito scolastico e familiare. In un mondo in cui le nuove generazioni necessitano di modelli tangibili, basati su principi autentici, risulta imprescindibile fornire esempi concreti che possano riflettersi nei valori abbracciati dai giovani stessi. Con eloquenza, il Dott. Curcio ha sottolineato che la ‘ndrangheta trae nutrimento dalla nostra indifferenza, evidenziando con forza: “Dobbiamo scegliere da quale parte stare. È chiaro che il potere del cambiamento risiede nelle scelte e nelle azioni che compiamo”.

Subito dopo, il riconoscimento al Gen. Pietro Salsano, Comandante della Legione Carabinieri Calabria, ritirato dal Col. Sergio Molinaro del gruppo Lamezia Terme, il quale ha messo in luce come il rispetto della legalità giochi un ruolo cruciale nel prevenire e contrastare non solo la criminalità organizzata, ma anche altre manifestazioni di comportamenti illeciti, e come tutto ciò debba radicarsi nelle basi della società, sul territorio.

Infine, il Col. Nicola Cucci, Ufficiale Superiore dell’Arma dei Carabinieri presso il Reparto Carabinieri Biodiversità, ha focalizzato l’attenzione sulla salvaguardia delle risorse naturali e ha illustrato le sfide complesse del reparto nel preservare l’ambiente e la conservazione delle risorse naturali. L’interazione diretta con i giovani si è dimostrata un mezzo efficace per instaurare un dialogo aperto e sincero, fondamentale per aiutare la prevenzione e la diffusione di messaggi volti a promuovere uno sviluppo sostenibile.

 

Uno dei momenti chiave della serata è stato, poi, il racconto della battaglia contro gli illeciti e l’abusivismo nella depurazione delle acque, con il ruolo decisivo svolto dalla Regione Calabria. 

La Pro Loco di Gizzeria ha voluto riconoscere questo impegno conferendo il premio all’Ing. Salvatore Siviglia, una figura di spicco nel Dipartimento Ambiente, e al Gen. Emilio Errigo, Commissario Straordinario di ARPACAL (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria). 

Errigo, che da sempre si dedica alla promozione del diritto all’ambiente e della sua tutela in Italia, ha condiviso con profonda convinzione: “La mia Calabria, terra fragile e meravigliosa, ha bisogno di una maggiore educazione ambientale e di un costante sforzo per contrastare i reati ambientali. Solo così potremo rispondere concretamente alle esigenze di cittadini, imprenditori e amministrazioni pubbliche, per il bene esclusivo della Calabria e dei Calabresi”. Il suo incrollabile impegno per la salvaguardia ambientale suona come un appello a unire le forze per proteggere la bellezza e la fragilità della Calabria, nell’interesse collettivo di tutta la comunità calabrese.

 

 

Il potente e unanime messaggio trasmesso dagli illustri premiati sottolinea che solo attraverso uno sforzo congiunto e una collaborazione costruttiva, uniti a un radicale cambiamento di rotta culturale improntato al rispetto delle leggi in tutte le sue forme, è possibile creare una società in cui la legalità e la giustizia possano finalmente prosperare. Questo risuona come un inno di speranza e impegno per una Calabria che esprime appieno il suo straordinario potenziale, partendo dal basso e innescando un profondo senso civile che unisce le voci e le visioni verso un futuro di autentica realizzazione.

 

Il Premio Caposuvero, d’altronde, ha voluto proseguire, anche in questa decima edizione, nel solco del suo ruolo di catalizzatore per il cambiamento e la crescita della Calabria, evidenziando come ciascuno possa contribuire a costruire una società più forte, equa e resiliente. E proprio la resilienza è stata il leitmotiv della seconda parte della kermesse, dove figure di spicco si sono alternate a ritmo incalzante nei diversi settori.

Dalla scienza alla medicina, dall’imprenditoria al sociale, il palco ha dato spazio alle molteplici eccellenze calabresi, che nella loro straordinaria diversità riflettono la ricchezza e la vitalità della Calabria e delle sue risorse umane, dimostrando come passione e dedizione possano positivamente influenzare la crescita e lo sviluppo del territorio.

 

Un plauso speciale all’Università della Calabria (UNICAL), che ha ricevuto un meritato riconoscimento per il prestigio ormai internazionale che ha saputo conquistare, anche grazie al lavoro del suo Rettore, il prof. Nicola Leone, a cui è stato consegnato il Premio Scienza. Grazie alla sua guida, l’UNICAL ha guadagnato un’eccellente reputazione globale, particolarmente attraverso il corso di Laurea in Informatica, un corso di successo da lui creato, che offre opportunità di carriera ai laureati. Il prof. Leone è anche un pioniere nell’Intelligenza Artificiale e nella Gestione dei Dati, con il sistema DLV, adottato globalmente, incluso CERN e NASA. Oltre al suo impatto accademico, ha sostenuto imprenditorialità, avviando aziende spin-off e contribuendo allo sviluppo dell’ICT. La carriera straordinaria del prof. Nicola Leone e il suo impegno nell’UNICAL stanno positivamente influenzato l’istruzione superiore e l’innovazione in Calabria, ispirando giovani talenti e arricchendo la regione.

 

Il Prof. Marco Perrone è stato poi insignito del Premio Caposuvero per la Medicina, grazie alla sua eccellenza nella cardiologia e al dottorato in medicina sperimentale cardiovascolare. Ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Young Scientist Award e il premio Giovani Ricercatori della Società Italiana di Cardiologia. Ha raggiunto traguardi significativi nella ricerca scientifica, includendo la scoperta di una molecola per la diagnosi precoce dell’infarto nel 2016 e la dimostrazione del coinvolgimento cardiaco nella pandemia da COVID-19 nel 2021. Nel suo discorso, ha enfatizzato l’urgenza di affrontare la sfida sanitaria in Calabria, evidenziando il dovere di costruire un sistema equo e solidale capace di fornire cure tempestive ed efficaci direttamente sul territorio, a vantaggio di tutti i cittadini.

 

Elena Sodano, la fondatrice e animatrice di CasaPaese a Cicala, è stata onorata con il Premio Sociale per la sua intuizione rivoluzionaria che ha dato origine alla prima esperienza del genere in Italia. Questo straordinario progetto ha creato un ambiente accogliente e inclusivo per i pazienti affetti da Alzheimer e demenze, attirando non solo pazienti da tutta Italia, ma anche dall’estero. Sodano ha sottolineato l’aumento dei casi di questa malattia anche tra persone giovani. Ha evidenziato come questa visione sia diventata realtà grazie al coinvolgimento eccezionale di tutta la comunità, che ha offerto un sostegno corale sorprendente. Questo spirito collettivo ha coinvolto numerosi individui sconosciuti che hanno donato generosamente non solo risorse finanziarie, ma anche oggetti, arredi, opere d’arte e, soprattutto, il loro prezioso tempo.

 

Antonio De Caprio è stato onorato con il Premio Imprenditoria per la sua capacità di indirizzare le risorse e le tradizioni calabresi verso l’azienda Birra Cala, un’eccellenza artigianale che incarna l’autentica essenza della Calabria. La sua storia è un testimonianza di profondo attaccamento alla terra d’origine e di una passione imprenditoriale condivisa con suo padre Luigi. Insieme hanno dato vita a questo affascinante progetto. Nel suo discorso introduttivo, De Caprio ha ripreso diversi dei messaggi espressi dagli altri premiati nella categoria legalità, sottolineando l’importanza del loro lavoro nel creare un ambiente in cui gli imprenditori possano investire nelle nostre comunità senza esitazioni e con la fiducia di agire sempre in modo etico, nonostante le sfide che ogni impresa affronta.

 

In questo contesto, riveste un ruolo di fondamentale importanza una comunicazione efficace, capace di illuminare anche le storie spesso sommerse e trascurate, al fine di delineare un ritratto completo e preciso della regione. L’obiettivo primario di questa straordinaria manifestazione è, infatti, diffondere un messaggio di positività, che deve avvalersi di una comunicazione accurata che non solo documenta gli avvenimenti di cronaca, ma che pone altrettanta enfasi sull’incredibili patrimoni che questa regione possiede.

 

Una nuova narrazione di questa terra si concretizza attraverso un cambio di prospettiva, che abbraccia non solo le eccellenze e le peculiarità, ma anche le proprie unicità, distinguendole da qualsiasi altra parte del mondo. È proprio seguendo questa visione che, mediante una strategia mirata e una progettazione capace di intercettare tali unicità, questa terra può ambire a una competizione globale. Questo concetto viene abbracciato e trasmesso con forza da Lenin Montesanto, il quale ha ricevuto il Premio Cultura per il suo impegno instancabile nel valorizzare le radici culturali e le tradizioni calabresi attraverso iniziative creative e innovative. Particolare rilievo è stato dato al suo ruolo fondamentale nel progetto dei Marcatori Identitari della Calabria (MID), da lui ideato. Questo innovativo approccio si concentra sulla narrazione esperienziale dei territori, con l’obiettivo di accrescere l’attrattività internazionale della Calabria in modo autentico e distintivo, senza vincolo di stagione.

 

Un Premio alla Memoria è stato dato al prof. Nuccio Ordine, letterato e filosofo di fama mondiale. La sua passione per l’insegnamento universitario è durata tre decenni, affascinando studenti da ogni parte del mondo e riempiendo le aule dell’Università della Calabria. Ordine ha sempre enfatizzato il potere trasformante della cultura nel fornire una visione più profonda di se stessi e del mondo circostante. Il suo lascito culturale ed educativo è un prezioso dono per le future generazioni, sia in Calabria che altrove.

Nella sezione cultura, inoltre, si è dato spazio alla presentazione dei testi e al lavoro di Pasquale Roppa, docente di lingua Inglese al Liceo Classico di Lamezia Terme e giornalista pubblicista. La sua prospettiva sulle lingue e dialetti è stata arricchente. Inoltre, è stata un’opportunità per esplorare il contributo di Polopoli Francesco, esperto di filologia neotestamentaria e divulgatore gioachimita. Questo momento ha valorizzato il patrimonio culturale e linguistico come preziosa memoria condivisa.

 

Per lo Sport Alessandra Lucchino, campionessa mondiale di scherma e ambasciatrice dello spirito sportivo e dell’eccellenza calabrese. Il suo successo è un esempio di come la determinazione e il talento possano aprire strade verso il resto del mondo.

 

Il Premio Calabresi all’Estero è stato assegnato all’associazione Casa Calabria International, guidata da Innocenza Giannuzzi, per l’impegno instancabile nel promuovere la Calabria oltre i confini nazionali e nel costruire legami solidi con le comunità calabresi nel mondo. A ritirare il riconoscimento sono stati Francesco D’Addino Sandonato, Vice Presidente di Casa Calabria International, e Sam Sposato, Vice Presidente Onorario nonché Presidente del Calabria Club a Melbourne, Australia. In un emozionante video, hanno portato i saluti di molti calabresi all’estero con la voce dell’attrice calabrese Annalisa Insardà, premiata dalla Pro Loco lo scorso anno.

 

La serata, condotta con grazia dalla giornalista Fabrizia Arcuri, si è conclusa con un toccante omaggio a Jole Santelli, la prima Presidente donna della Regione Calabria. Le sue parole intramontabili, “Che meraviglia la mia Calabria, la sua luce, i suoi colori, la sua gente”, hanno vibrato nell’aria, trasmettendo un affetto profondo e un orgoglio instancabile per questa terra straordinaria. Il suo spirito incarna un’autentica fonte d’ispirazione per ogni calabrese, richiamando con forza il dovere di preservare e valorizzare ciò che rende questa regione un tesoro unico e inestimabile.

 

Durante l’evento, un applauso caloroso e sincero del pubblico presente, insieme a rinomate personalità che si sono alternate sul palco, tra cui il consigliere regionale e già sindaco di Gizzeria, Pietro Raso, il presidente dellUnpli regionale Filippo Capellupo, e della provincia di Cosenza nonché consigliere nazionale Unpli, Antonello Grosso La Valle, ha costantemente permeato l’atmosfera. Questo plauso tangibile rappresenta un omaggio al coraggio e alla determinazione straordinaria degli uomini e delle donne presenti sul palco. Insieme, essi uniscono le voci e le visioni, contribuendo a costruire un futuro in cui la legalità, la giustizia e la solidarietà possano finalmente trionfare partendo dalla base, innescando un autentico sentimento di appartenenza e responsabilità collettiva. Il futuro che la Calabria merita.

La serata si è conclusa con la presentazione del primo singolo della cantautrice Alina Caruso, “Voglio Di Più”, scritto insieme a Lorenzo Meinardi. Il brano celebra la rinascita delle donne dopo la maternità, evidenziando la capacità di conciliare famiglia, carriera e sogni personali. Un messaggio di speranza e determinazione trasmesso attraverso la musica.


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