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4 maggio 2018

News

Google omaggia il mago del cinema Georges Méliès con il primo doodle a 360 gradi


«Amici miei, mi rivolgo a tutti voi, stasera, per ciò che davvero siete… illusionisti, sirene, viaggiatori, avventurieri e maghi… Venite a sognare con me.» (Georges Méliès)

Google ha presentato il primo Doodle interattivo a 360° o in VR (realtà virtuale), creato in collaborazione con i team di Google Spotlight Stories, Google Arts & Culture e della Cinémathèque Française, VIDEO Google Doodles/Spotlight Stories: Back to the Moon.

Il Doodle celebra Georges Méliès, pionieristico illusionista e regista francese, in occasione dell’anniversario di uno dei suoi più grandi capolavori: À la conquête du pôle (Alla conquista del polo, 1912). Sono numerose le soluzioni cinematografiche tecniche e narrative che Méliès ha inventato agli albori del cinema, in particolar modo per l’utilizzo degli effetti speciali e per la creazione di alcuni dei primi film di fantascienza.

Vivi tutte le emozioni della realtà virtuale con i Doodle di Google sul tuo dispositivo mobile, Cardboard o Daydream scaricando l’app Google Spotlight Stories su Google Play o dall’App Store. Se non hai un visore, puoi anche guardare il Doodle come video a 360° sul canale YouTube di Google Spotlight Stories.

Sono stati gli esperti di Méliès della Cinémathèque Française a collaborare in maniera decisiva al progetto. Di seguito Laurent Mannoni, Direttore del patrimonio della Cinémathèque Française, condivide altri dettagli su Méliès e sulla sua influenza sul mondo del cinema: «Trascorso ormai più di un secolo, dobbiamo allo spirito pionieristico di Georges Méliès buona parte dei prodigi cinematografici e degli effetti speciali odierni. Il titolo di uno dei suoi film, L’Homme-Orchestre (L’uomo-orchestra, 1900), incarna perfettamente lo spirito di Méliès: disegnatore, pittore, caricaturista, mago, direttore teatro Robert-Houdin, scenografo, comico, scrittore, attore, tecnico, appassionato di storie fantastiche, visionario regista di oltre 500 film e proprietario del primo studio in vetro progettato per il cinema. Méliès era coinvolto in ogni aspetto della produzione delle sue opere, dall’ideazione del set alla direzione degli attori.

Il contributo di Méliès alla settima arte è stato rivoluzionario: agli albori dell’arte cinematografica, quando le produzioni erano quasi esclusivamente in stile documentaristico, riuscì da solo ad aprire le porte al mondo dei sogni, della magia e dell’immaginazione. E riuscì in questa impresa coniugando gli universi di Robert-Houdin con il lavoro di cronofotografia e cinematografia di Marey e dei fratelli Lumière. Tutte le opere di Méliès brillano per la vivace fantasia, l’immaginazione senza confini e un irresistibile senso di gioia. I mondi da lui creati erano pervasi da una carica dirompente e costituivano un mix unico di fantasmagoria, atmosfere demoniache, trompe-l’œil, illusioni, fiamme, gas e vapori».


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