“E’ la prima volta che – con Giorgia Meloni - ci sarebbe una donna presidente del Consiglio. E’ stato calcolato che assicurando una politica che aumenti la presenza e la qualità della presenza femminile nel lavoro, nell’economia, nella ricerca e nella scuola, il Pil farebbe un sostanzioso balzo in avanti. Questo è avvenuto in tutti Paesi in cui si è fatta questa politica”. A rilevarlo, conversando con l’Adnkronos, è il presidente dell’Accademia dei Lincei, Roberto Antonelli, che si unisce all’appello degli scienziati italiani chiedendo alla futura premier di “impostare una strategia per dare continuità ai fondi per la ricerca scientifica anche dopo il 2026, anno di scadenza del Pnrr“.
“Senza ricerca l’economia italiana muore, senza una ristrutturazione profonda del sistema scolastico l’Italia non può arrestare il proprio declino” e per questo l’Accademia dei Lincei “ha pubblicato sul suo sito un Piano analitico, a cui ha partecipato anche il premio Nobel Giorgio Parisi” a disposizione delle istituzioni e che guarda “al dopo Pnrr, a quando finiranno i fondi del Piano Nazionale di ripresa e resilienza, afferma Antonelli. “Ogni cosa che noi Accademia dei Lincei facciamo è rivolta a tutti i cittadini, non solo ai ricercatori, ed è fatta per il supporto e nell’interesse delle persone”, sottolinea il filologo alla guida della più antica istituzione scientifica europea.
(di Andreana d’Aquino)