L’Ucraina rivendica altri passi avanti nella controffensiva contro l’invasione della Russia anche se due funzionari occidentali e un alto funzionario militare statunitense hanno detto alla Cnn che nelle sue fasi iniziali la controffensiva di Kiev sta avendo meno successo e le forze di Mosca stanno mostrando più competenza di quanto previsto dalle precedenti valutazioni occidentali.
La controffensiva “non soddisfa le aspettative su nessun fronte”, ha detto uno dei funzionari. Secondo le valutazioni occidentali, le linee di difesa russe si sono dimostrate ben fortificate, rendendo difficile per le forze ucraine violarle. Inoltre, le forze russe sono riuscite a impantanare le armature ucraine con attacchi missilistici e mine e hanno dispiegato la potenza aerea in modo più efficace. Le forze ucraine si stanno dimostrando “vulnerabili” ai campi minati e le forze russe “competenti” nella loro difesa, ha affermato uno dei funzionari occidentali.
I funzionari hanno avvertito che la controffensiva è ancora nelle sue fasi iniziali e che gli Stati Uniti e i loro alleati “rimangono ottimisti” che le forze ucraine saranno in grado di ottenere guadagni territoriali nel tempo. È probabile che gli Stati Uniti e i loro alleati aspetteranno almeno fino a luglio per una valutazione più completa dei progressi della controffensiva.
KIEV RIVENDICA ALTRI PASSI AVANTI
“Abbiamo de-occupato 14 insediamenti. Si tratta del 5-7% dell’intero territorio del Luhansk, compresa l’area occupata nel 2014. Ma speriamo di poter de-occupare l’intera regione il più presto possibile, per far tornare la vita, i nostri cittadini”, ha detto Artem Lysohor, capo dell’amministrazione militare di Luhansk, in un post su Telegram citato da Ukrinform. Lysohor ha sottolineato che l’oblast misura 26.700 km2, di cui 1400-1900 km2 sono già stati liberati.
Il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, accusa i russi di voler creare un incidente alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per fermare la controffensiva ucraina. E chiede al mondo di imporre linee rosse per fermare Mosca prima che sia troppo tardi.
Secondo Podolyak, i russi non saranno in grado di tenere a medio termine Enerhodar, la città più vicina alla centrale, “per questo stanno valutando un attacco terroristico su larga scala alla Znpp per fermare la controffensiva ucraina e creare una zona sanitaria grigia spopolata, fissata per i prossimi anni, come parte di uno status quo territoriale senza cessate il fuoco”.
“Questa strategia – continua Podolyak – comprende tentativi di attaccare la diga di Kryvyi Rih con missili Kinzhal. Attualmente stanno minando ulteriormente la centrale nucleare, comprese le vasche di raffreddamento. Se il Cremlino deciderà di procedere con questo scenario dipende soltanto dalla reazione del mondo globale. Bisogna definire linee rosse. Bisogna annunciare quali saranno le conseguenze. Non domani, oggi”.