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26 aprile 2017

News

Il 25 Aprile di Oliverio a Ferramonti di Tarsia, dove sorgerà il Cimitero Internazionale dei Migranti


Il presidente della Regione Mario Oliverio è intervenuto ieri a Ferramonti di Tarsia (Cosenza) per il 72° anniversario della Liberazione d’Italia.

Una occasione questa, celebrata, con la partecipazione di numerose autorità, in quello che fu il campo di internamento più grande dell’Italia fascista, che ha voluto segnare anche un evento particolarmente significativo, legato al solenne e profondo significato, al valore che il 25 Aprile reca con sé: la presentazione ufficiale del Cimitero Internazionale dei Migranti.

Una opera che è anche una straordinaria iniziativa umanitaria, promossa dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che è delegato della Presidenza per la promozione e la tutela dei Diritti umani, accolta e sostenuta dalla Regione Calabria.

Subito dopo un incontro che ha contato vari interventi istituzionali – presenti tra gli altri il sindaco di Tarsia Roberto Ameruso, il presidente della Provincia Franco Iacucci, il consigliere regionale Franco Sergio, i sindaci del comprensorio, i rappresentanti della comunità ebraica – tenuto a Ferramonti, Mario Oliverio, accompagnato da Corbelli e dal sindaco Ameruso, ha raggiunto il sito, dove si è avuta una testimonianza dei rappresentanti della comunità islamica, sul quale sorgerà il Cimitero che accoglierà le spoglie dei migranti vittime dei naufragi.

Un’area di 30 mila metri quadrati, messa a disposizione dal Comune di Tarsia, estesa lungo una quieta collina in cui affondano le salde radici di ulivi secolari, prossima al lago che è zona naturalistica di particolare pregio. E’ qui che sorgerà il «Memoriale per le vittime dei naufragi nel mare Mediterraneo». Qui potranno trovare la dignità della sepoltura le persone che hanno trovato la morte nel Mediterraneo. Le donne, gli uomini, i bambini cui il destino ha strappato la vita, come il piccolo siriano Aylan Kurdi, cui il cimitero sarà intitolato.

«È questa», ha detto Oliverio «una giornata che deve essere sempre ricordata perché il 25 Aprile per il nostro Paese rappresenta la conquista della libertà, della democrazia; rappresenta il punto di arrivo di una pagina drammatica che ha segnato la vita dell’Italia e dell’Europa e il punto di partenza di una stagione nuova. In questo luogo sono condensate le contraddizioni drammatiche di quella pagina, poiché da qui sono passate migliaia di persone che hanno subito sulla loro pelle, nei loro rapporti familiari, negli affetti quella tragica vicenda storica«.

«Ma in questo luogo, tuttavia, si è espresso», ha proseguito Oliverio «quello che è un connotato di questa terra: l’accoglienza. Anche in questo che era un campo di internamento, infatti, c’era un contesto, rappresentato dalla popolazione, dalla comunità di Tarsia che affievoliva la sofferenza, la lacerazione».

«I valori della libertà, della democrazia, del rispetto della persona», ha affermato ancora il presidente della Regione Calabria «sono valori inalienabili, sempre presenti ed attuali, per cui bisogna battersi sempre, soprattutto in una fase segnata da rigurgiti che propongono la loro messa in discussione. Nello scenario globale c’è un esodo che è determinato dalla fuga di milioni di donne, uomini, bambini dal sud che del mondo, spinto dalle guerre, dalle tirannie come dalla miseria, dalla fame. Queste sofferenze, se non affrontate a livello globale, determineranno esodi sempre più larghi. In questa avventura verso la speranza, ecco gli eventi luttuosi, le tragedie immani».

«L’opera proposta da Corbelli e che io ho accolto subito», ha ripreso Oliverio «è di grande valore umanitario, ripropone una riflessione sulle contraddizioni nuove che nel mondo si sono aperte. La nascita del Cimitero dei Migranti in questo luogo è un fatto di grande civiltà e di umanità.

«E’ un messaggio forte ed ecco perché abbiamo voluto assumere questa iniziativa, per la quale ringrazio anche il sindaco di Tarsia che si è anche impegnato attivamente per l’elaborazione del progetto dell’opera che presenteremo in modo più dettagliato in altre occasioni.

«Il cimitero nasce proprio nel luogo nel quale c’è stato il campo di internamento di Ferramonti. Ciò ha un significato importante e il fatto che il sindaco, la comunità di Tarsia abbiano accolto con entusiasmo la proposta è la conferma che qui i valori della ospitalità, dell’accoglienza rimangono vivi a significare che la Calabria è una terra che ha tanti problemi ma non ammaina valori sempre attuali, che non si contestualizzano e che sono quelli del rispetto della persona, della dignità, della libertà che sono il fondamento della vera civiltà».

«Da Tarsia, con questo progetto», ha concluso Oliverio «vogliamo parlare all’umanità, farlo da una regione che è per la libertà, contro le xenofobie, contro i soprusi verso le persone, per il rispetto della dignità degli uomini e delle donne. Ecco perché questo 25 Aprile assume un significato ancora più forte e pregnante, per rivivere questi valori e trasmetterli alle nuove generazioni».

Commosso, il pensiero di Franco Corbelli: «Una giornata particolare nel suo significato, nella quale consegniamo alla storia un’opera di grande valenza umanitaria. Mandiamo, da Tarsia, simbolo di accoglienza, un messaggio di pace, di speranza».


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