Nicastro: il Monumento ai Caduti
25 aprile 2016
Nicastro: il Monumento ai Caduti

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Il 25 aprile e la Resistenza, patrimonio comune di tutti gli Italiani


Il 25 aprile è un fondamentale «patrimonio comune» di tutti gli Italiani. Quello spirito patriottico che ha portato tanti Italiani di diversa estrazione politica e culturale ad unirsi in nome di una battaglia comune per la libertà, è lo spirito che deve animare ancora oggi tutti i cittadini, a cominciare da noi che operiamo nelle istituzioni, chiamati ad affrontare le sfide dell’Italia, dell’Europa e del mondo di oggi, proseguendo un cammino di Resistenza per affermare sempre il valore supremo della dignità umana di fronte a ogni abuso di ogni forma di potere.

Continuare a «fare Resistenza» significa tracciare una linea di demarcazione netta e invalicabile tra la legalità e l’illegalità, tra la politica intesa come servizio al bene comune e il malaffare, tra l’economia sana e l’affarismo.

La liberazione del nostro Paese dalla tirannia nazifascista è stata pagata con il prezzo di tante vite umane, di tanti uomini e di tante donne che hanno sacrificato la propria vita in nome della libertà e della democrazia. Le donne e gli uomini della Resistenza, per dirla con le parole di Giuseppe Ungaretti, sono coloro ai quali «furono chiusi gli occhi alla luce perché tutti noi li avessimo aperti per sempre», oltre ogni indifferenza e tentazione di voltarsi dall’altra parte. Non dobbiamo dimenticarlo mai.

Tutti quanti abbiamo il dovere civico e morale in questo giorno di ricordare anche i figli della nostra comunità lametina che hanno dato il loro contributo alla liberazione dell’Italia, pagando con il sacrificio della propria vita la battaglia per l’affermazione della libertà e della democrazia nel nostro Paese.

Penso in particolare ai partigiani Domenico Antonio Petruzza e Vinicio Cortese, le cui lapidi sono affisse sulla facciata del Palazzo di Città su Corso Numistrano. Penso ai tanti lametini caduti nelle due guerre mondiali e sotto i bombardamenti. Alle nostre donne che, anche nei terribili anni della guerra, continuarono a lavorare e a mandare avanti le famiglie con grandi sacrifici.

Penso a quanti, mettendo a rischio la propria vita, diedero ospitalità nelle loro case ai partigiani. A tutti loro ogni giorno, non solo il 25 aprile, la nostra comunità deve dire «grazie» con la concretezza di un senso di cittadinanza maturo e responsabile, con un sano protagonismo civico e democratico, con scelte ispirate sempre a quei valori costituzionali che hanno le loro radici nella Resistenza.

Ciascuno di noi può dare un piccolo segnale partecipando alle celebrazioni previste stamattina presso i monumenti ai caduti di Nicastro, Sambiase e S. Eufemia, per rendere omaggio ai tanti lametini che hanno fatto la loro parte fino in fondo per consegnarci un’Italia libera e democratica e che rappresentano per le nuove generazioni un monito costante ad assumersi le proprie responsabilità rispetto al futuro della nostra città e del nostro Paese.
Rosario Piccioni
Consigliere comunale di Lamezia Insieme


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