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8 settembre 2020

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Il «Cammino della Prima Italia: dallo Ionio al Tirreno»: storia, arte, filosofia e un grande sogno di fratellanza


Il “Cammino della Prima Italia“ termina sulle rive curinghesi del Mar Tirreno. La prima edizione del cammino inizia da Squillace lido, dove con una breve e suggestiva cerimonia, di prelievo delle acque limpide e fresche dello Ionio, tra la curiosità e le domande dei bagnanti , si dà il via al cammino calabrese, in un luogo simbolo della nostra identità italica.

L’ istmo tra i due mari, è nel punto più stretto d’ Italia ed è la culla della civiltà e della cultura europea . Patria del mitico re Italo, patria adottata da Pitagora, dove sviluppò e mise in pratica la sua filosofia, culla della Magna Grecia, patria di Cassiodoro, dove nasce il Vivarium , prima università europea, e mille e mille uomini, storie, fatti, leggende, che fanno di questi 30 km di terra, tra i due mari, uno dei posti più suggestivi e ricchi di carica vitale, che andrebbe ripensato e rivissuto nella sua essenza, più genuina e più pura, scevra da preconcetti che spesso appannano la vista e la mente.

Un cammino attraverso sentieri persi nella memoria, ma vissuti da generazioni che hanno lavorato, si son spostati, hanno curato questo particolare e unico territorio, che ha dato loro da vivere, a contatto con una natura integra e favorevole. Un cammino questo, che ha attraversato non solo luoghi, ma anche il tempo, secoli e millenni di storia, con la scoperta di chiese abbandonate, ponti fantastici, monasteri grandiosi, alberi millenari, e un’accoglienza come solo nel nostro sud, nelle nostre terre, ti fa sentire parte di un mondo, che ancora ti coccola , ti fa accorgere con stupore che sei veramente il benvenuto, l’ ospite gradito, il compagno di viaggio unico, di un mondo ormai troppo frettoloso.

Tre giorni di cammino lento, pochi Km al giorno per vedere, ascoltare, annusare, pensare, meravigliarsi, partecipare, condividere, sudare, faticare, gioire, parlare, intrappolati nella magia dei luoghi

– Venerdì 4 settembre 2020 lungomare Ulisse di Squillace e prelievo di una ampolla d’acqua del mare Jonio, partenza dal Castello di Squillace, tappa presso San Fantino, arrivo ad Amaroni

– Sabato 5 settembre passo Fossa del Lupo, arrivo previsto in località Monte Contessa – visita al Platano millenario di Curinga e all’Eremo di Sant’Elia Vecchio.

– Domenica 6 settembre Piazza Immacolata di Curinga, arrivo previsto alle Terme Romane di Acconia. Torre Mezza Praia di Curinga, dove si è presa l’acqua del Tirreno e si è unita a quella dello Jonio

I percorsi sono stati curati e tracciati da Riccardo Elia , Salvatore Mongiardo, Barbara Truglia, Cesare Cesareo, Agazio Gagliardi. L’ organizzazione è stata curata nei minimi particolari dal Comitato Territoriale UISP di Catanzaro, con il suo instancabile e vulcanico presidente Riccardo Elia.

Salvatore Mongiardo, fondatore e scolarca della “ Nuova Scuola Pitagorica” è stato l’ ideatore e il promotore del Cammino della Prima Italia e ha fatto da collante e da punto di riferimento, delle varie componenti culturali e associative, che hanno aderito a questa Prima Edizione; tra le altre ci teniamo a sottolineare l’ Associazione “ La Duna di Acquania” con la sua presidente Rossella Oscuro che ha provveduto a far preparare il “ Bue di Pane” simbolo pitagorico della fine di ogni uccisione. Coinvolte anche le amministrazioni Comunali, nei cui territori il cammino è transitato, con particolare coinvolgimento dei comuni di Squillace, Amaroni, Cortale, Iacurso, Curinga , ai sindaci ,che hanno voluto salutare i partecipanti, sono state consegnate delle targhe ricordo, che ufficializzano il loro fattivo coinvolgimento.

Ci sarebbe ancora molto da dire, ma le sensazioni, lo spirito d’ avventura, la passione che ognuno dei 60 partecipanti, ha messo, sarebbero da raccontare con 60 diari di viaggio, sicuramente ognuno diverso dagli altri, ma con uno scopo comune: quello che si rifà a quel tale Pitagora, che aveva avuto 2500 anni fa una visione, un sogno,…. realizzare un mondo senza armi, senza odi, con la parità e la dignità tra i sessi e vivere in un mondo di pace.

Abbiamo per il momento appeso gli scarponcini e le racchette, ma non abbiamo appeso la voglia di ripartire per la prossima edizione del “Cammino della Prima Italia”

Cesare Natale Cesareo


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