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5 febbraio 2018

News

Il commissario Montalbano tra fiction e realtà


La fortunata serie televisiva Il commissario Montalbano, tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, interpretata da Luca Zingaretti, e nella quale la Polizia di Stato da sempre fornisce la propria collaborazione e consulenza, riparte il 12 febbraio con due nuovi episodi.

La mattina del 1° febbraio, infatti sono stati presentati, nella sede della Rai di Roma, le nuove puntate che andranno in onda su Rai 1 in prima serata: La giostra degli scambi il 12 febbraio e Amore il 19 febbraio.

Nel pomeriggio gli attori, da sempre beniamini di tutti, e la produzione della fiction, il direttore generale Rai Mario Orfeo e il direttore di Rai fiction Eleonora Andreatta sono stati ospiti presso l’Ufficio relazioni esterne della Polizia di Stato dove hanno incontrato il capo della Polizia Franco Gabrielli, diversi poliziotti in pensione e nuovi commissari per assistere all’anteprima del primo episodio della fiction.

Il capo della Polizia ai giornalisti presenti ha dichiarato: «Del commissario Montalbano l’aspetto più aderente della vita reale del poliziotto è l’aspetto totalizzante del lavoro che esclude il resto» e ha aggiunto inoltre «L’assenza e la difficoltà di rapporti rende il nostro lavoro non sempre così esaltante se vengono a mancare ideali, passione e valori».

L’occasione si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti per il 50° anniversario della costituzione dell’Anps (Associazione nazionale Polizia di Stato) e ha permesso, inoltre, di far conoscere l’esperienza di alcuni poliziotti in pensione con storie e indagini vissute che ricordano quelle intuitive e originali del commissario Montalbano.

Le storie
Raffaele Palma, ispettore della Polizia stradale a Palermo, ora in pensione, nel 1994 per interrogare l’autista di un tir di nazionalità ceca, che aveva subito una rapina, ha chiesto aiuto allo zio dell’allenatore Zeman che in quel momento era in città nominandolo ausiliario di PG e così è riuscito ad arrestare il rapinatore.

Salvatore Musumeci, ispettore della Polizia scientifica in pensione ha ricordato come «molte indagini sono state risolte con l’intuito come in Montalbano». Dopo una rapina, ad esempio, in una gioielleria individuò il rapinatore per il forte accento ricordandolo per un precedente per rissa e per particolari scritti nel fascicolo.

Nicolò Villabuona, sostituto commissario in pensione, nei primi anni ’80 è intervenuto per salvare una ragazza di 16 anni da un tentativo di stupro e in 48 ore è riuscito a rintracciare l’aggressore. Villabuona negli anni è rimasto in contatto con la giovane determinata ad ottenere giustizia.

Simone Fausto, 77 anni, ispettore superiore ricorda gli anni della sua attività in Sardegna. Con orgoglio racconta di aver contribuito all’arresto di Mesina nel 1968 e della perdita di due colleghi, in un conflitto a fuoco, proprio durante le operazioni di contrasto ai fenomeni criminali in Sardegna.
Olivia Petillo
(www.poliziadistato.it)


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