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7 novembre 2017

News

Il foliage del Parco Nazionale della Sila su stampa e tv, in attesa del riconoscimento Unesco


A sostegno del rilancio della candidatura a Sito Patrimonio dell’Umanità Unesco, oltre che per diffondere la conoscenza di un territorio così ricco e variegato, il Parco Nazionale della Sila ha appena ospitato un gruppo di giornalisti provenienti da tutta Italia.

Per tre giorni e nonostante il tempo variabile hanno girato in lungo e in largo per l’altopiano, ammirandone le bellezze, calpestandone i sentieri e rimanendo incantati sia dai tesori naturalistici che da quelli culturali, Giuseppe Calarco (Italia Più, il supplemento del Sole 24 Ore), Nino Cannatà (regista che cura progetti e allestimenti per Biennale di Venezia, Pitti Immagine, Salone internazionale del mobile di Milano, Stazione Leopolda di Firenze), Emilio Dati (Plen Air, Mondo in Tasca), Roberto Messina (Il Giornale, Italia Oggi, Agenzia Italia).

Dopo un primo giorno all’insegna del relax, ad ammirare il cielo stellato e provare la cucina tipica dei luoghi, la domenica è stata tutta dedicata al trekking. I giornalisti sono stati accompagnati lungo il sentiero 441 del Parco, sotto il Centro Sci da Fondo Carlomagno, in una delle zone più belle per ammirare il foliage, ossia il cambio di colore autunnale delle foglie, guidati dalla guida ufficiale del Parco, nonché fotografo pubblicato sul National Geographic, Giuseppe Intrieri.

Dopo incontri interessanti, tante interviste e immagini scattate, il pomeriggio è proseguito scendendo all’Oasi naturalistica del lago Ariamacìna. Un posto già di per sé incantevole, uno specchio d’acqua immobile, reso ancor più magico dalla stagione e dai colori forti del tramonto.

Il lunedì, dopo un rapido cambio di programma, la giornata si è aperta con una visita all’Abbazia di San Giovanni in Fiore, un gioiello culturale che tutti ci invidiano, assistiti dalla Antonella Prosperati, guida ufficiale del Parco, e accolti dall’assessore alla Cultura del Comune, Filomena Lopez.

Si è fatta tappa poi al ricco Museo Demologico di San Giovanni in Fiore e al Centro Studi Gioachimita, dove il professor Succurro, studioso di fama internazionale, li ha ammaliati spiegando le mille sfumature della filosofia e dell’uomo Gioacchino.

Il tour si è poi concluso con una visita ad Acri con una affascinante passeggiata nel caratteristico centro storico ammirando chiesette, palazzi antichi e in lontananza la Torre badiale, un salto nel mondo dell’arte al MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) con lo storico dell’arte, Massimo Garofalo, a fare da cicerone e per finire nel variegato mondo naturale dei funghi e delle piante dell’altopiano al Museo micologico, l’unico di questo tipo in Italia e il terzo per importanza al mondo, guidati dal noto studioso Carmine Lavorato.


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