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15 gennaio 2020

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In vigore i dazi USA, un colpo alle imprese. Italia Viva Malta: «Rispondiamo con il CETA»


Il 2020 deve essere l’anno della risposta italiana ai dazi imposti dagli USA sulle importazioni di prodotti provenienti dall’Unione Europea, entrati in vigore nel mese di Ottobre del 2019. La misura di stampo “sovranista” e protezionista voluta dal Presidente americano Donald Trump ha colpito il nostro Paese con un calo delle vendite di prodotti Made in Italy, del settore agroalimentare ma non solo, che secondo una prima stima della Coldiretti potrebbe attestarsi intorno al -20%.

Ma oltre al problema, dal Nord America potrebbe arrivare anche la soluzione per ridare slancio alle esportazioni e una risposta forte al predominio commerciale americano. L’opportunità arriva dal CETA, l’accordo commerciale tra il Canada e l’Unione Europea che semplificherà gli scambi di beni e servizi con conseguenti vantaggi per i cittadini e le imprese. Entrato in vigore in via provvisoria il 21 Settembre 2017, il CETA deve essere ratificato dagli Stati membri con un’approvazione del Parlamento per raggiungere la sua piena efficacia.
Per questo Italia Viva Malta, comitato tematico dedicato al mondo delle imprese e all’internazionalizzazione, lancia un appello al Governo e in generale a tutte le forze politiche: “Dopo la brutta sorpresa che gli Stati Uniti ci hanno riservato lo scorso anno – afferma il portavoce Sergio Passariello – riteniamo sia necessario accelerare il processo di ratifica del CETA per consolidare i rapporti con il Canada e dare un segnale di coesione rispetto all’attuazione dei dazi USA, oltre che per affermare già da ora un nuovo modello di negoziazioni a livello internazionale da far valere con altri Paesi anche per il futuro”.
Il comitato di Italia Viva spinge inoltre il Governo italiano a consolidare la partnership con Malta rispetto a questa tematica, in quanto il Parlamento maltese ha già ratificato il CETA e vanta un rapporto commerciale privilegiato con il Canada, facendo parte, oltre che dell’Unione Europea, anche della rete del Commonwealth che all’indomani della Brexit potrebbe riaffermare la propria influenza internazionale diventando la nuova area di libero scambio di riferimento per il Regno Unito.

“L’Italia dovrebbe guardare a Malta come riferimento per sviluppare la propria rete commerciale a livello internazionale – conclude Passariello – oltre a valorizzare ed incentivare i rapporti con la comunità italiana in Canada, così da consentire alle imprese italiane la costruzione di rapporti commerciali, professionali e strategici più forti. Ci auguriamo, fiduciosi, che la politica metta da parte dibattiti sterili e pregiudizi per agire al più presto con misure concrete”.


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