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26 luglio 2017

News

Incendi. Secondo la Coldiretti costano alla collettività 10 mila euro ad ettaro


​Un terzo dell’intera superficie nazionale è oggi a rischio incendio, a causa dell’incuria e dell’abbandono che favoriscono l’estendersi del fuoco e l’azione dei piromani, con un costo per la collettività di ben 10 mila euro ad ettaro.

A lanciare l’allarme è la Coldiretti dopo i nuovi roghi che hanno colpito il Sud e il Centro con migliaia di ettari di pascoli, boschi, vigneti e uliveti andati in fumo. Un fenomeno favorito dall’inarrestabile avanzata della foresta che, senza alcun controllo, si è impossessata dei terreni incolti e domina ormai 10,9 milioni di ettari con una densità che la rende del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza.

«Ci vorranno almeno 15 anni per», precisa la Coldiretti «ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Di fronte alla devastante ondata di incendi Coldiretti ha promosso l’alleanza tra gli agriturismi a marchio Campagna Amica e Federforeste con l’avvio di una task force per il monitoraggio, prevenzione e valorizzazione dei boschi».

La prima rete nazionale degli agriturismi a tutela dei boschi italiani fondata sull’azione di monitoraggio di «agricoltori ranger» diffusi capillarmente in tutte le aree agricole italiane, decisa dall’Assemblea di Terranostra sarà impegnata nella prevenzione degli incendi con la segnalazione alle autorità responsabili delle emergenze.

«Nella lotta agli incendi è determinante la tempestività di intervento ed è importante creare una rete diffusa di sorveglianza grazie alla presenza capillare degli agricoltori», ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, che aggiunge «le imprese agricole sono disponibili ad impegnarsi nelle attività di manutenzione, gestione, prevenzione e sorveglianza di boschi e foreste nei confronti degli incendi.

«Occorre cogliere le opportunità offerte dalla legge di orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale».

«Ogni ettaro di macchia mediterranea», conclude il comunicato della Coldiretti «è popolato in media da 400 animali tra mammiferi, uccelli e rettili, ma anche da una grande varietà di vegetali che a seguito degli incendi sono andate perse. Nelle foreste andate a fuoco sono impedite per anni anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi, e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati».


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