L’allenatore Simone Inzaghi ha la fiducia dell’Inter? “Ci mancherebbe, sta facendo un ottimo lavoro, sa allenare e gestire benissimo la squadra. Noi siamo l’Inter, e se vogliamo dire una cosa importante è maggiore accortezza da parte di tutti, dalla dirigenza all’area tecnica e ai giocatori. Quando si indossa questa maglia va onorata, mi dispiace per i 60mila di ieri e per i 70mila di altre occasioni. Noi abbiamo un obbligo: dobbiamo ripagarli nel migliore dei modo e non possiamo fare altro che crederci, questi errori serviranno per il futuro”. Lo dice l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta, ai microfoni di Sky Sport all’indomani del ko casalingo in Champions contro il Bayern Monaco.
“Il nostro stato d’animo è quello di un sano realismo, ogni sconfitta porta con sé un’analisi più attenta delle problematiche -prosegue l’ad nerazzurro-. Il confronto fa parte dell’essere dirigente, abbiamo uno staff molto unito sia a livello dirigenziale che tecnico. Da un confronto nasce sempre qualcosa di positivo per il futuro”. La seconda stella resta l’obiettivo? “L’Inter quando partecipa a una competizione ha l’obbligo di correre per il massimo, la seconda stella è un sogno secondo me realizzabile. Dobbiamo essere consapevoli di avere a che fare con grandi avversari, ma questo non ci deve spaventare. Alla fine, che saremo noi o meno, dovremo aver fatto il nostro dovere”.
L’Inter paga la pesante assenza di Romelu Lukaku: “Il calcio è un gioco collettivo, si gioca in undici. Non bisogna mai poggiare le proprie forze e aspettative su un solo giocatore, anche se parliamo di Lukaku. Chi lo sostituisce devono essere all’altezza di ciò che rappresenta l’Inter, da questo punto di vista so che abbiamo una squadra di professionisti: ora non ci sta girando bene, dobbiamo avere fiducia e dare il massimo”, conclude Marotta.