Hadis Najafi come Mahsa Amini, entrambe un “simbolo” delle proteste antigovernative che da settimane scuotono l’Iran. La madre di Hadis, la ragazza bionda apparsa in un video, diventato poi virale, mentre si legava i capelli prima di una manifestazione, ha rotto il silenzio e ha raccontato i terribili momenti vissuti subito dopo la morte della figlia e anche le aspre critiche che sono state mosse alla sua famiglia sui social.
“Da quando è morta Hadis non sto per niente bene, mi tengono in piedi pillole e iniezioni”, ha dichiarato la donna, aggiungendo che Hadis è morta per essere scesa in strada per protestare contro quanto accaduto a Mahsa e contro l’hijab obbligatorio. “L’hanno colpita con 3 pallottole: all’addome, al collo e al cuore”, ha proseguito, sottolineando che quando la figlia è stata uccisa “siamo andati in ospedale, ma ci hanno detto che lei non era lì. Ci offendevano e non ci permettevano di entrare e vedere il corpo. Poi un signore della sicurezza ha avuto pietà di noi e ci ha detto: ‘vostra figlia si trova all’obitorio, vi trattengono qui per poi arrestarvi’. Allora siamo scappati”.
La donna, riporta la Bbc in lingua farsi, ha poi dovuto difendersi dalle critiche sui social perché nella foto scelta per la tomba Hadis appare con l’hijab. “Non facciamo parte del sistema. Non siamo rimasti in silenzio. Stiamo soffrendo per Hadis e per le altre ragazze che sono state uccise e che sono come mia figlia e ora siamo in lutto”, ha replicato.