Scavi archeologici di Faragola (Ascoli Satriano)
7 ottobre 2017
Scavi archeologici di Faragola (Ascoli Satriano)

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Area archeologica di Faragola, dopo lo scempio ci sia la rinascita


Una notte terribile qualche tempo fa agli scavi di Faragola di Ascoli Satriano, foggiano interno, pochissimo prima del Subappennino Dauno profondo di centri come Accadia, Orsara, Faeto, Monteleone.

Scavi famosi in tutto il mondo, che qui hanno portato turisti ed esperti da ogni dove e che un incendio, molto probabilmente doloso, ha devastato nella notte tra il 6 e il 7 settembre.
Distrutta gran parte dell’area archeologica, una villa romana espressione di antica opulenza sociale, storia romana e tardo antica, una ricchezza autentica del territorio oggi in frantumi. Distrutti, può ben dirsi, quattordici anni di lavori archeologici.

E dunque, oltre alle coperture, ecco in frantumi mosaici, marmi, strutture murarie. Un patrimonio importante perso da tutta la Puglia, ma che è dovere cercare di recuperare. C’è rabbia. Tanta. Solo un anno fa la presidente della Camera Laura Boldrini aveva solennemente inaugurato il sito, dopo anni e anni di serrato lavoro.

Siamo stati a Faragola. Qui, ad Ascoli Satriano, dopo quel che di triste è successo, c’è chi ci crede perché ci ha già creduto, perché per quelle testimonianze oggi in parte distrutte ha investito anni importanti della propria vita e non poco in termini di sacrifici.

È stato emozionante ascoltare il senso di una passione dalla viva voce dell’archeologa Giovanna Baldasarre, che qui ha scavato e lavorato. Oggi, come accaduto già venerdì, l’area è aperta per le visite degli studenti del posto, a volte ignari di tanta bellezza così ferita. E invece tutto parte dalla scuola. Abbiamo bisogno di consapevolezza, l’unica realtà che forse ci salverà. A livello politico servirà poi immediata e piena coscienza della necessità della ricostruzione e soprattutto della difesa e salvaguardia di strutture così importanti. Costi quel che costi, in tutti i sensi. Quello che ora è in gran parte un ammasso di lamiere dovrà tornare a raccontare storia. Per forza.

Ancora qualche notizia sul sito. La villa insiste su un insediamento antico e risalente al IV-III secolo, era dei Dauni, con tracce ancora più antiche. Si trova sulla via Aurelia Aeclanensis, che collegava Herdonia (attuale Ordona) ed Aeclanum (Ascoli), unendo anche le vie Appia e Traiana. Una precedente villa, di età prettamente romana, precedeva questa sullo stesso luogo, così come dopo il luogo diverrà probabilmente longobardo. L’area è stata acquisita dal Comune di Ascoli Satriano nel 1997. Gli scavi sono cominciati nel 2003. Poi tanta fiducia fino all’inaugurazione. Successivamente, questa fosca catastrofe. Ma lo ripetiamo: ripartire è un obbligo. Lo merita il territorio, lo meritano studiosi e studiose come Giovanna Baldassarre, visceralmente legate all’antica villa, competente nostra guida nella Faragola oggi ferita.
Marino Pagano


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