Oltre dieci istituti scolastici, con la partecipazione di quasi tutti gli istituti comprensivi e gli istituti superiori della città. Oltre dieci realtà associative: del mondo del sociale, dell’attivismo ambientale, e della cultura. Centinaia di docenti e studenti che, per due giorni, riempiranno con performance teatrali, mostre, video e musica due luoghi simbolo della città: la sala consiliare “Mons. Renato Luisi” e Palazzo Nicotera, sede della Casa del Libro Antico e della Biblioteca Comunale. Questi alcuni numeri e luoghi del primo festival dell’inclusione scolastica promosso dall’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica intitolato ad Antonio Saffioti, insieme agli assessorati alla pubblica istruzione e alle politiche sociali, alla presidenza del consiglio comunale e alla commissione pari opportunità.
Si partirà lunedì 5 giugno, alle ore 9, nella sala consiliare “Mons. Renato Luisi”, per poi proseguire nel pomeriggio e per tutta la mattinata di martedì 6 giugno a Palazzo Nicotera. Nella sede della biblioteca comunale, ci saranno punti informativi di varie associazioni, libri di diversi autori che hanno affrontato il tema dell’inclusione, spazi espositivi. I dettagli dell’evento sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa nella sede del consiglio comunale.
Un festival che – ha dichiarato il presidente dell’Opis Alfredo Saladini – “giunge al culmine di un primo anno intenso di attività dell’Osservatorio, che si può sintetizzare in tre parole: sinergie, rete, gratuità. Abbiamo avviato un percorso di collaborazione e condivisione delle pratiche tra le scuole della città, primo segnale di un cambiamento culturale che dobbiamo continuare a portare avanti. Così come è segnale di un cambiamento culturale, da parte di questa amministrazione comunale che ha promosso la costituzione dell’Osservatorio e da parte di tutto il consiglio comunale, la chiara consapevolezza del fatto che l’inclusione è un tema che non ha colori, che appartiene a tutta la comunità”
Lavoro di squadra, consapevolezza degli obiettivi comuni, valorizzazione “delle risorse più belle del territorio che sono le persone” gli elementi principali del festival per la vicepresidente Michela Cimmino, che ha sottolineato “l’attenzione per quanto realizzato in questo primo anno dell’Osservatorio anche al di fuori dei confini della nostra città, come da parte della vicepresidente della giunta regionale Giusy Princi, che abbiamo incontrato nei giorni scorsi, e da parte di Giusy Versace che è stata nostra ospite. Lamezia, in questo senso, può fare da modello anche per altre città calabresi. Far parlare tra di loro le scuole, le associazioni, il nostro lavoro volontario e quello di tanti che ci stanno dando una mano, fanno di Lamezia una “città inclusiva”: sarebbe bello se un giorno si potesse scrivere sotto i cartelli agli ingressi della città “Lamezia città inclusiva”.
Plauso all’attività dell’Osservatorio da parte del presidente del consiglio comunale Giancarlo Nicotera, dal sindaco Paolo Mascaro, dagli assessori alle politiche sociali e all’istruzione Teresa Bambara e Giorgia Gargano, che hanno sottolineato “lo straordinario lavoro realizzato in appena nove mesi dall’istituzione, avvio di un percorso che deve proseguire oltre questa amministrazione”. La Gargano ha inoltre ha annunciato nel pomeriggio del 6 giugno, nella sala consiliare Luisi, l’intervento di Yahya Pallavicini, imam della Moschea Centrale di Milano, “per proseguire il percorso del festival anche nel segno del dialogo tra culture e fedi in nome della fraternità e della pace, vista la presenza, oltre dei rappresentanti delle comunità islamiche da tutta la Calabria, di rappresentanti della diocesi lametina”. Dal presidente della commissione pari opportunità Annalisa Spinelli, l’impegno affinché “nell’ambito del processo di rigenerazione urbana che cambierà il volto della nostra, Lamezia possa essere una città senza barriere architettoniche”.
L’apertura del festival è in programma lunedì 5 giugno, alle ore 9, nella sala consiliare “Mons. Luisi”
