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10 maggio 2023

News Lamezia e lametino

LAMEZIA. Giusy Versace agli studenti: «Inclusione e integrazione vanno di pari passo, rispondere alle offese con l’entusiasmo e la voglia di vivere»


La vita tra la Calabria, Londra e Milano. L’incidente del 22 agosto 2005, giorno in cui “ho visto la morte in faccia e vi assicuro che aveva proprio una brutta faccia”. Anni di sacrificio e lavoro quotidiano per rimettersi in piedi “pur sapendo che il dolore di quel 22 agosto non si cancella, anche se ogni anno, proprio in quel giorno, festeggio”. E poi le protesi in carbonio, le corse sulle piste dei campionati nazionali ed europei, titoli nazionali che ancora portano il suo nome  fino alla Paralimpiadi di Rio, nel 2016, arrivando in finale nella gara dei 200 metri. L’impegno nell’associazionismo con l’associazione “Disabili No Limits”, la testimonianza attraverso la Tv, i libri, il teatro fino ai banchi del Parlamento dove “mi sono anzitutto messa a studiare perché non ci si improvvisa parlamentari e ho condotto, insieme ai colleghi di tutte le forze politiche, battaglie che hanno iniziato a dare i loro risultati”. É un “fiume in piena” Giusy Versace, che ha incontrato gli studenti lametini nell’ambito di un’iniziativa promossa dall’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica “Antonio Saffioti”, tenutasi nell’aula “Scarselletti” del Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme, con la partecipazione, oltre agli studenti della scuola ospitante, di rappresentanti degli istituti superiori lametini liceo classico-artistico “F. Fiorentino”, liceo scientifico-statale “Galileo Galilei”, dell’istituto tecnico-economico “Valentino De Fazio”.

Passaggi molto intimi sulla sua esperienza personale si intrecciano con l’impegno civile e politico della senatrice che, rispondendo alle tante domande degli studenti, ha messo in evidenza come “rimettersi in piedi ha richiesto un lavoro di due anni di sacrifici e impegno quotidiani. Se prima lo sguardo degli altri nei miei confronti era attirato dalle mie gambe in carbonio, oggi anche i bambini che mi vedono per strada mi chiamano “Giusy l’atleta”. Il limite può diventare un’opportunità, con la testa e con il cuore si può andare ovunque: è questo il messaggio che rivolgo a tutti, non solo ai giovani e alle persone con disabilità”. Per la campionessa paralimpica, “in Calabria purtroppo ci sono ancora troppe resistenze “culturali” su questi temi. Con la mia associazione, dalla Calabria, abbiamo avuto pochissime richieste di ausili e protesi per persone con disabilità. Occorre fare inclusione non  con i titoli ma con i fatti, inclusione e integrazione devono camminare di pari passo”. Riguardo al suo impegno parlamentare, la Versace ha ricordato il via libera, nell’ultima riforma dello sport del 2020, al riconoscimento di effettive pari opportunità agli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato, con la possibilità a fine carriera agonistica di scegliere di restare in servizio. E ancora la battaglia per l’aggiornamento del nomenclatore nazionale tariffario, ampliando la tipologia di servizi e ausili di tecnologia avanzata per le persone con disabilità che non rientrano nei livelli essenziali di assistenza.

Momento decisivo nel percorso di Giusy, l’esperienza di Lourdes con l’Unitalsi dove “di fronte alla grotta e all’immagine della Madonna, ho concluso quell’ “Ave Maria” che al momento dell’incidente, a causa del dolore, non ero riuscita a concludere. Quella domanda “perché proprio a me?”, in quel momento, è diventata “Giusy, perché non a te?”.  Messaggi che hanno toccato la quotidianità dei ragazzi, come l’invito a cercare di distinguere “gli amici veri da quelli virtuali”, a rispondere “con l’entusiasmo e l’amore alla vita agli insulti e offese degli altri, anche a quelli fatti con la tastiera dietro lo schermo di un pc o di un cellulare”.

Ad accogliere la campionessa, la dirigente Anna Primavera che ha ringraziato l’Osservatorio “per aver scelto la nostra scuola per poter dare un’occasione di arricchimento a tanti studenti lametini, attraverso la testimonianza di Giusy Versace, una lezione di vita per i nostri giovani e per tutti noi”. La grande vivacità della comunità lametina sui temi della solidarietà e dell’inclusione è stata sottolineata dal presidente dell’Osservatorio Alfredo Saladini e dal sindaco Paolo Mascaro. Presenti i rappresentanti dell’associazione “Lucky Friends”, “Il Girasole”, Unitalsi e di altre realtà associazionistiche lametine. Per il vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi “Il limite ci fa comprendere che noi dobbiamo mostrare quello che siamo, non quello che vogliamo far vedere di noi. La testimonianza di Giusy Versace ci dice che il limite che mi costituisce può essere superato, che è possibile reinventarsi non solo nonostante il limite, ma soprattutto attraversando il limite.”

 

 

 


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