Lamezia Rifiuti Zero: lettera aperta ai cittadini di Lamezia Terme
Cari concittadini,
Lamezia è di nuovo invasa dai rifiuti: in periferia e in centro sono disseminate discariche a cielo aperto. Quando i giorni di emergenza saranno superati, vi invitiamo a non dimenticare la questione dei rifiuti:vi offriamo queste poche righe per ragionare insieme sul problema.
Siamo dei cittadini come voi, diversi per età e interessi, riuniti in associazione perché condividiamo una forte sensibilità verso il tema dei “rifiuti”, una questione cruciale non solo per la salvaguardia del nostro territorio e della nostra salute, ma in una visione più ampia, per la cura del pianeta e la giustizia sociale. Ci impegniamo per sensibilizzare i cittadini e leistituzioni verso una corretta gestione degli scarti, secondo le buone pratiche della Strategia Rifiuti Zero di Paul Connett e Rossano Ercolini, fondata sull’idea che i rifiuti, per il loro valore intrinseco, costituiscono ricchezza se ben gestiti, ma scellerato spreco e inquinamento se bruciati o sepolti in discarica. La raccolta differenziata èuna delle buone pratiche necessarie alla corretta gestione degli scarti attraverso il riciclo, ma prioritaria è la riduzione dei rifiuti (evitando l’usa e getta) e quindi il riuso degli oggetti e degli imballaggi.
Ma a Lamezia come funziona la gestione dei rifiuti?
Il gestore della raccolta dei rifiuti urbani è la Lamezia Multiservizi S.p.a., società a totale capitale pubblicoa cui il Comune di Lamezia Terme delega i principali servizi urbani. La raccolta differenziata porta a porta copre meno della metà della popolazione: solo il 46% degli abitanti è attualmente raggiunto dal servizio. La raccolta differenziata stradale è un servizio in stato di quasi totale abbandono; la sussistenza dei cassonetti stradali limita e vizia anche l’efficacia della raccolta porta a porta, che denota purtroppo elevate criticità non governate anche nelle zone da poco raggiunte.
Cosa accade ai rifiuti differenziati dai cittadini?
La plastica, i metalli e il vetro vengono portati presso gli impianti gestiti dalla società Ecologia Oggi, che li seleziona, a fronte degli emolumenti concordati, e li convoglia ai consorzi di filiera, i quali restituiscono denaro alla Multiservizi in rapporto a caratteristiche e quantità del rifiuto.
Ma quanto valgono i rifiuti separati dai cittadini?
Ogni materiale post-consumo proveniente da raccolta differenziata, che verrà acquistato poi dalle industrie per realizzare nuovi manufatti, ha un valore di mercato differente, che varia dai 97 euro a tonnellata per il cartone, ai 253 euro per la plastica, fino ai 500 euro per l’alluminio.Dai rifiuti differenziati la società pubblica ricava soldi, che servono a finanziare lo svolgimento del servizio, assieme a quelli che i cittadini pagano con la TARI, la tassa sui rifiuti.
Il 54% della popolazione lametina, che non gode ancora della differenziata porta a porta, alimenta il cumulo dei rifiuti indifferenziati che la città manda in discarica: 23.400 tonnellate nel 2016. Indirizzare i rifiuti in discaricao ad incenerimento è una pratica inquinante e molto costosa: ben 147 euro a tonnellata è il prezzo che si paga a Lamezia. Il costo totale per il conferimento di rifiuti in discarica per l’anno 2016 è stato di circa 3.500.000 euro.
L’impianto che riceve i rifiuti indifferenziati, ed effettua il trattamento meccanico-biologico obbligatorio prima di mandarli a discarica o ad incenerimento, è un obsoleto complesso industriale di proprietà regionale, in gestione alla Daneco, società privata in stato di liquidazione volontaria, che chiuderà a fine giugno prossimo. La città, che produce ad oggi così tanti rifiuti indifferenziati, dipende fortemente da questo impianto: ogni volta che si blocca per guasti i rifiuti restano per strada e vengono con fatica convogliati verso altre discariche in tutta la regione, con costi extra elevatissimi.
Un grave oggettivo problema di Lamezia e di tutta la Calabria è la carenza di impianti pubblici per il riciclo e la valorizzazione degli scarti, che rendano più efficace e conveniente il sistema della raccolta differenziata, problema annoso che si lega inscindibilmente con la cattiva e spesso corrotta gestione del sistema dei rifiuti, che frena il progresso in senso virtuoso.
La città ha finalmente aperto da pochi mesi l’isola ecologica, che permette di intercettare una vasta gamma di rifiuti che non devono essere conferiti nel normale sistema di raccolta, permettendo di realizzare delle economie di gestione, oltre a ridurre l’impatto ambientale di particolari tipi di scarti. Tuttavia i fenomeni di abbandono di rifiuti ingombranti ed apparecchiature elettroniche sono ancora frequentissimi su tutto il territorio cittadino.
Nel complesso una situazione molto critica quella della nostra città, sporca e degradata,con un costo annuo delservizio di circa 10 milioni e mezzo di euro, e che raggiunge solo circa il 32% di raccolta differenziata. A Lamezia sembra difficile credere in una organizzazione virtuosa, che preservi il territorio e distribuisca ai cittadini i benefici economici di una accorta gestione dei rifiuti, anche attraverso l’introduzione di una tariffazione puntuale, in cui chi produce meno rifiuti paga una TARI ridotta: recuperandoinoltre tutti i crediti non riscossi, ciò può diventare realizzabile.Non abbiamo certo bisogno di nuove o più grandi discariche per raggiungere questi obbiettivi!
Per affrontare in modo costruttivo la questione, Lamezia Rifiuti Zero aveva proposto alla decaduta amministrazione la collaborazione con l’espertoRossano Ercolini(Nobel per l’Ambiente 2013) e con i migliori esperti della rete Zero Waste, per condividere gli strumenti utili ad accrescere la capacità locale di gestire i processi relativi ai rifiuti a beneficio della collettività. Guardando alle realtà più virtuose d’Italia, come ad esempio il comune di Capannori, 46.000 abitantio il consorzio pubblico Contarina di Treviso rivolto a oltre 500.000 abitanti, che realizzano eccellenti vantaggi economici per la collettività, si sarebbe intrapreso un percorso volto agli stessi obbiettivi. Purtroppo in concreto nulla si è realizzato.
Tuttavia, la buona notizia è che Lamezia Multiservizi ha ottenuto il finanziamento regionale del progetto per il miglioramento della raccolta differenziata. A giorni saranno nelle casse della società una parte dei 2.473.205 euro di fondi europei finalizzati al miglioramento della raccolta differenziata. Lamezia sarà a breve quasi del tutto coperta dalla raccolta porta a porta, se – come speriamo – la Multiservizi riuscirà celermente ed efficacemente ad effettuare tutti i passaggi necessari, nonostante le difficoltà che attraversa. Le risorse disponibili dovranno essere utilizzate senza sprechi e inefficienze; i cittadini, bene informati e sensibilizzati, nonché sottoposti ai controlli necessari, dovranno essere protagonisti responsabili e attivi della gestione dei rifiuti, che comincia nelle loro mani. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, nessuno escluso.
Come cittadini, incoraggiamo chi guiderà l’esecuzione del progetto a lavorare con entusiasmo e passione, sia perché sulla raccolta differenziata si gioca una grossa partita di civiltà, sia perché l’esecuzione meccanica del lavoro, senzaintervenire sulle criticità e puntare alla qualità dei risultati, non porta a concreti successi. Suggeriamo poi di iniziare immediatamente la raccolta differenziata nelle scuole e in tutti gli ambiti educativi, finora per assurdo tralasciati; si raggiungano al più presto anche gli uffici del palazzo comunale, dove di raccolta differenziata non ci sono tracce: sarà un segnale concreto di legalità praticata dalle istituzioni e nelle istituzioni, di cui si sente molto il bisogno.
La nostra associazione invita i cittadini e le altre associazioni sensibili al tema a collaborare alla corretta gestione dei rifiuti, adottando comportamenti corretti e virtuosi, e al tempo stesso vigilando e segnalando prontamente ogni problema, in un’ottica costruttiva e di utile partecipazione alle esigenze della comunità. Trasformiamo il nostro sconforto di oggi in azione congiunta, per il progresso civile della nostra città ed il futuro dei nostri figli.
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